L'aeroporto Fellini riapre il primo aprile

Rimini

RIMINI. Non sarà un pesce d’aprile. Per l’aeroporto dovrebbe infatti essere la volta buona: mercoledì primo aprile riapre ufficialmente lo scalo di Miramare. Il primo ad atterrare sarà un volo della Transaero proveniente da Mosca: partenza alle 13.25 e arrivo a Rimini alle 16.

La situazione si è definitivamente sbloccata ieri pomeriggio quando AiRiminum ha ricevuto dall’Enac il decreto per l’occupazione anticipata del Fellini. Il documento è stato firmato dal direttore generale Alessio Quaranta «nelle more dell’emanazione del decreto interministeriale per l’affidamento della gestione totale dell’aeroporto firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal ministro dell’Economia e delle Finanze». Anche se manca dunque il via libera definitivo del ministero (che a questo punto pare solo un pro forma), l’Enac autorizza AiRiminum «alla temporanea detenzione ed uso dei beni rientranti nel sedime dell’aeroporto di Rimini».

L’amministratore Leonardo Corbucci ringrazia in primis Enac e il prefetto di Rimini Claudio Palomba, insieme a tutti i soggetti istituzionali che hanno dato un contributo determinante per la riapertura di questa infrastruttura importante per il territorio.

«Questo risultato che ha richiesto importanti sforzi, alcuni inattesi e non pianificati - aggiunge l’amministratore unico - accresce l’entusiasmo che fin dalla prima ora ha caratterizzato il gruppo di lavoro AiRiminum e chiude definitivamente la fase aperta il 14 luglio 2014. Ora ci aspettano trent’anni di progetti ambiziosi».

Il piano aereo di aprile non sarà ovviamente molto ricco: per ora sono previsti solo nove voli, tutti targati Transaero. Anche perché nelle ultime ore, altro importanti vettori russi come Vim Airlines e Pac hanno preso tempo prima di riavvicinarsi alla Riviera. Inizialmente a Miramare saranno impiegati solo 16 lavoratori: i sindacati stanno trattando perché vengano almeno inquadrati con il contratto di Assoaeroporti (quello del settore).

Di aeroporto ha parlato ieri in commissione anche il presidente della Fiera, Lorenzo Cagnoni: «Il Fellini ha sempre ignorato il traffico business e commerciale senza creare vantaggi per la Fiera che nell’infrastruttura ha investito senza ritorno. Se dovessi investire 10 milioni di euro in mobilità, li punterei su destinazioni importanti. Intanto vediamo se l’aeroporto riprende in pieno l’attività. Il mio sogno è che Rimini colmi il gap con gli altri territori con fiere forti, come Bologna, Verona e Milano, superdotati dal punto di vista delle attrezzature pubbliche. Mentre ora Rimini è una città minore, che non compare come punto di collegamento delle rotte aeree».

«Per fortuna - ha aggiunto il presidente della Fiera - c’è la stazione ferroviaria che durante le manifestazioni porta il 20% dei visitatori. Se ci fosse pure Italo sarebbe un vantaggio e anche il collegamento Trc con la stazione centrale non guasterebbe».

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