Arrestato lo spacciatore di "Luna"

Rimini

 

 

RIMINI. Emergono nuovi dettagli sulla vita di Anna Maria “Luna” Stellato, la ragazza di 24 anni morta il 14 luglio 2012 a Rimini. Nel 2004, quando era poco più che una ragazzina, era stata “adescata” da un pensionato che le avrebbe offerto droga in cambio di sesso. L’uomo, Antonio Nucera, è stato arrestato ieri dalla squadra mobile di Genova, perché accusato di avere avuto rapporti sessuali con minorenni in cambio di eroina, soldi e ricariche telefoniche.

Per tre episodi (tra cui uno riguardante Luna, alla quale avrebbe ceduto in diverse occasioni hashish ed eroina) nei confronti di altrettante ragazzine, nel 2005 Nucera aveva patteggiato una condanna a 4 anni e 2 mesi per violenza sessuale, induzione alla prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Tutti reati commessi ai danni di ragazze minorenni residenti nel Tigullio, in Liguria.

Il collegamento con Luna è emerso da una intercettazione ambientale, risalente a maggio 2014, in cui l’uomo si confidava con un amico. Nucera si lamentava del fatto che una 16enne, che aveva tentato il suicidio e che si trovava ricoverata in una struttura sanitaria, si stava allontanando da lui. «Dovrebbe fare la fine di Luna», disse Nucera al telefono, essendo evidentemente a conoscenza del fatto che la ragazza era morta a Rimini. Il pensionato si preoccupa di non essere scoperto perché rischiava il carcere, vista la condanna pregressa.

Nucera, residente da tempo a Lavagna è il fratello di Paolo Nucera, ritenuto dagli investigatori a capo della ’ndrangheta nella cittadina del Tigullio.

Sulla morte di Luna Stellato, la procura di Rimini ha recentemente riaperto un fascicolo ipotizzando l’omicidio volontario. L’indagato è un marocchino di 32 anni, Zakaria Ismaini, attualmente rinchiuso nel carcere di Siracusa per il delitto di una donna commesso nel mese di febbraio a Catania. Allo straniero è attribuito anche un altro omicidio commesso in Puglia nel novembre 2014; in questo caso la vittima è un uomo di 60 anni. Ismaini è stato l’ultimo a vedere Luna prima che morisse, quella notte di luglio. A suo tempo aveva anche dichiarato di averla vista in difficoltà ma di non essere intervenuto per paura di essere coinvolto. Sospettando che il racconto non reggeva, il sostituto procuratore Davide Ercolani, titolare dell’inchiesta, aveva tenuto il fascicolo aperto chiedendo ai carabinieri di tenere l’uomo sotto controllo. I nuovi risvolti, oltre ad altre incongruenze, getterebbero l’ombra del serial killer sul marocchino.

 

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