Azione di responsabilità: il cda di Banca Carim apre al voto dell'assemblea dei soci

Rimini

RIMINI. Il consiglio di amministrazione della Carim non esclude più l’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori della banca.

A metà marzo è in programma il cda dell’istituto di piazza Ferrari. Primo punto all’ordine del giorno, il bilancio che va approvato entro aprile. L’appuntamento potrebbe diventare l’occasione anche per approfondire il dibattuto problema dell’azione di responsabilità.

Il provvedimento giuridico mira a rivalersi sui vecchi amministratori per i danni provocati dalla loro gestione dell’istituto.

Banca Carim ha subìto, fra il 2010 e il 2012 da parte della Banca d’Italia, un commissariamento lungo ben due anni a causa di diverse irregolarità di gestione. Commissariamento che ha portato a una netta svalutazione delle azioni (crollate da 21 a 5,3 euro) e del patrimonio (dimezzato da 400 a 185 milioni). E’ da questo presupposto che partono le rivendicazioni dei piccoli azionisti che ormai da mesi chiedono un intervento del nuovo cda della banca nei confronti di quelli che vengono considerati i responsabili del disastro.

Una situazione diventata ancor più difficile dopo che la procura di Rimini ha iscritto nel registro degli indagati 26 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere, false comunicazioni sociali a danno di soci o creditori, indebita restituzione dei conferimenti il 2009 e il 2010. Coinvolti i vertici dell’istituto ma pure gli stessi commissari di Bankitalia.

Ora, le pressioni della procura da un lato e quelle dei piccoli azionisti dall’altro, potrebbero aver aperto un varco all’azione di responsabilità.

Ma c’è un altro fronte che gioca in favore dell’azione di responsabilità: e cioè che all’interno della banca non sono pochi i dirigenti che ritengono necessario procedere alla “resa dei conti”.

Nell’ultima assemblea dei soci il presidente di Banca Carim, Sido Bonfatti, ha chiarito che non può essere lui né il cda a prendere una decisione che invece spetta proprio all’assemblea, la quale però non è mai stata “investita” del caso. Di qui le nuove pressioni dei piccoli azionisti affinché si proceda in tal senso.

L’assemblea dei soci Carim è già stata fissata per il 21 aprile. Il primo indispensabile passaggio è il bilancio che va approvato entro la fine del prossimo mese. Ma il cda (pure quello scade a fine aprile) starebbe valutando l’opportunità di mettere ai voti anche l’azione di responsabilità verso i vecchi amministratori.

In tale partita, la Fondazione Carim (azionista di maggioranza della banca) non ha ancora preso una posizione netta. A Palazzo Buonadrata regna di certo un po’ di scetticismo sui possibili risultati di tale provvedimento. E non è un mistero che il presidente Massimo Pasquinelli abbia sempre pubblicamente difeso l’operato del vecchio cda. Ma nel caso in cui l’azione di responsabilità dovesse approdare in assemblea dei soci, non sarebbe facile dire di no. Se non altro per evitare che la prescrizione (prevista a fine aprile) prenda il sopravvento.

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