Colpito da malore improvviso muore all'asilo bimbo di 5 anni

Rimini

RIMINI. Muore a 5 anni per un malore che non gli ha lasciato scampo: a nulla è servito al piccolo Nicolò B. il tentativo di rianimazione durato per oltre un’ora. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri attorno alle 15.30, nella scuola d’infanzia Bertazzoni di via Armellini, a Riccione.

All’interno della classe, dove erano presenti le maestre e gli altri bambini, stavano leggendo una favola: di lì a poco, alle 16, sarebbe finita la giornata e tutti sarebbero tornati a casa. Nicolò era seduto su una sedia, silenzioso in ascolto, quando ha reclinato la testa e si è accasciato sul tavolino che aveva davanti.

Le maestre avrebbero capito subito la gravità della situazione. Dalle prime ricostruzioni sembra infatti che il bimbo abbia smesso di respirare diventando cianotico in pochissimo tempo. Sono seguiti momenti di tensione e concitati, in cui è partita sempre da parte delle maestre la chiamata al 118: sul posto, oltre all’ambulanza, è arrivata anche un’auto con medico a bordo.

Con il passare del tempo, le condizioni del piccolo sono peggiorate ed è partita la corsa in Ospedale, l’Infermi di Rimini, dove ad attendere il bambino erano pronti un anestesista con esperienza pediatrica, un cardiologo, un pediatra e una equipe del pronto soccorso. I disperati tentativi di rianimarlo sono però terminati 1 ora e un quarto dopo quando alle 16.30 i medici ne hanno decretato il decesso per arresto cardiaco.

Sul posto - dopo avere ricevuto la chiamata dalla scuola dell’infanzia per avvertirli di quello che era accaduto e avere lasciato in mani sicure l’altro figlio di appena 3 anni - sono accorsi i genitori, che abitano a Riccione, verso il confine con Misano, a poca distanza da Villaggio Argentina. Una volta arrivati all’ospedale, sono stati informati del decesso dai medici.

Nessuna certezza sulla causa del malore: l’ospedale ha chiesto di potere fare l’autopsia in sede amministrativa ed è possibile che anche la Procura apra un fascicolo informativo per fare chiarezza su quanto è accaduto. L’intervento dei carabinieri alla scuola di infanzia non sarebbe stato comunque richiesto.

Inoltre, nella prima ispezione cadaverica non sarebbero state riscontrate delle contusioni, dei segni di violenza e non si esclude l’ipotesi che il cuore abbia smesso di battere per una malformazione. Ma al momento non c’è stata nessuna conferma e si attendono le conclusioni dell’esito dell’autopsia. Quello che resta è il tremendo lutto che ha travolto la giovane famiglia riccionese per la perdita del loro piccolo Nicolò.

 

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui