Spende 10 euro, gratta e vince 2 milioni

Rimini

RIMINI. Una botta di fortuna, di quelle che cambiano la vita. Un anonimo giocatore è riuscito a vincere 2 milioni di euro dopo averne spesi 10 per comprare un gratta e vinci, per la precisione il gettonatissimo Mega miliardario, tagliando che spopola tra gli amanti del genere. La maxi vincita è arrivata nella storica tabaccheria Ferrini, in corso Augusto dal 1970, a pochi metri da piazza Tre Martiri, gestita da Iliana Lizzambri e il figlio Claudio Ferrini.

E’ lì che la persona baciata dalla dea bendata ha acquistato il grattino che però non ha “scoperto” sul posto, preferendo portarselo a casa. Pochi giorni dopo, mentre apriva la serranda della tabaccheria, Ferrini ha visto depositata «una busta con all’interno delle “fotocopie caserecce”, fatte anche in modo grossolano, del gratta e vinci fortunato: ho pensato fosse uno scherzo e non ho dato troppo peso, sul momento».

Poi allo stesso titolare sono sorti alcuni dubbi: «Ho iniziato a fare una serie di chiamate alla Lottomatica per capire se poteva essere vero. Le ho fatte per scrupolo, senza troppa convinzione». Il neo milionario (o neo milionaria) non si era però ancora mosso: la vincita, con somme sopra i 10mila euro, per essere accertata prevede che si vada in una banca convenzionata e a quel punto scatta l’iter per liquidare il tutto. «La conferma è comparsa sul mio terminale ieri», spiega ancora Ferrini, che ammette di avere tentato di capire in questi giorni - quando ancora regnava l’incertezza - se qualcuno tra i suoi clienti abituali aveva fatto il colpo grosso.

«Nessuno si è fatto vivo, se non con quella busta che ci hanno lasciato di nascosto - continua il titolare sorridendo -. Di certo non mi sono messo a fare domande o interrogatori, ma ho cercato di intuire in modo discreto se qualcuno tradiva qualche emozione: niente». Tanto che dalla tabaccheria ipotizzano che può avere portato a casa i 2 milioni «anche una persona di passaggio, a gennaio: può essere stata una badante come uno venuto a Rimini per qualche fiera, qualcuno che magari viene a pagare un bollo dell’auto e compra un grattino». Ma le idee sono tante e l’anonimato con ogni probabilità resterà fino all’ultimo. «Non speriamo in “ringraziamenti”», conclude la titolare, «siamo contenti per chi vince ma noi, di certo, non andiamo a guadagnare niente. Ricordo che nel 1997, con una vincita di 100 milioni di lire, ce ne arrivarono 600mila, ma adesso il sistema è cambiato». E anche il vincitore, per la precisione, non riceve tutta la somma: lo Stato trattiene circa il 6 per cento del premio finale. Tradotto: il fortunato anonimo non incasserà 2 milioni ma poco meno di 1,9. Sempre abbastanza per cambiare la vita. Per sempre. 

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