Frana, il terreno cede ancora

Rimini

VERUCCHIO. Frana, il terreno nella notte ha ceduto di altri due centimetri, partita la gara di solidarietà in aiuto dei cittadini evacuati. Continua a destare preoccupazione il movimento franoso che ha interessato via Serra, dove, però, nelle ultime ore sono stati effettuati numerosi interventi. Ieri, le ditte incaricate dal Comune, su indicazione dei geologi, hanno eseguito numerosi opere per cercare di sistemare la situazione. E’ stato rimosso l’asfalto nel tratto stradale interessato per alleggerire il peso che la strada scarica sulle abitazioni. E’ stato inoltre asportato materiale per un metro di profondità su un fronte di 200 metri per un peso di circa 20mila quintali. E’ stato realizzato poi un fosso di raccolta parallelo alla strada dove fare confluire le eventuali acque piovane. E’ stato realizzato un ulteriore drenaggio appena fuori dell’area di frana, lato San Marino, di circa 4 metri di profondità per individuare la falda che alimenta e spinge verso Rimini. Inoltre, si stanno effettuando sei trivellazioni in profondità per potere leggere con inclinometri e geosonde eventuali movimenti. Gli interventi - precisa l’amministrazione - sono tutti propedeutici a quello che il Servizio tecnico di bacino dovrà realizzare per contenere il fenomeno e ripristinare la strada. Tutti i gestori e fornitori di servizi si stanno prodigando per coadiuvare le operazioni messe in campo dal Comune. Enel è intervenuta sostituendo la linea di conduzione elettrica; Telecom ha sganciato i cavi dalle case e li monitora costantemente; Hera nei giorni scorsi ha realizzato una condotta dell’acquedotto esterna alla strada mentre è costante il monitoraggio e la disponibilità di intervento di Sgr per la rete di fornitura del gas domestico.

Continua anche la corsa alla solidarietà da parte dei verucchiesi, che tramite i social network, hanno avanzato diverse proposte e disponibilità per aiutare i cittadini sfollati. Al momento il Comune ha messo a disposizione i locali rimasti liberi all’ex canonica per trasferire mobili e oggetti delle famiglie sfollate e continua la ricerca di eventuali spazi più grandi.

«Stiamo facendo tutto il possibile - afferma il vice sindaco Alex Urbinati - anticipando interventi che i tempi della burocrazia avrebbero consentito solo tra qualche mese. Auspichiamo che le relazioni fatte dai tecnici della Protezione civile nazionale, arrivati lunedì da Roma per prendere coscienza dei problemi, facciano rientrare la nostra emergenza nel piano che sarà finanziato dal governo».

Intanto, per quel che riguarda la frana di San Leo, lunedì 2 marzo, nel Palazzo mediceo a partire dalle 14, si terrà un incontro pubblico per un bilancio degli interventi fatti e di quelli ancora da fare alla presenza del ministro all’ambiente Gian Luca Galletti e del presidente della Regione Stefano Bonaccini che chiuderanno la conferenza.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui