Nominato il vescovo di Faenza-Modigliana

Rimini

FAENZA. La nomina del nuovo vescovo di Faenza-Modigliana era nell’aria, ma pochi si aspettavano che arrivasse così a sorpresa, in cattedrale, di lunedì dopo una convocazione inviata a stretto giro nella stessa mattinata da parte del vescovo uscente, Claudio Stagni, decaduto nello scorso mese di giugno per raggiunti limiti di età.

E ancora una volta papa Francesco ha spiazzato tutti: nessuno degli azzardati pronostici finora emersi si è rivelato giusto. A guidare la diocesi sarà un vescovo salesiano, monsignor Mario Toso, 65 anni, originario di Mogliano Veneto, nel Trevigiano, figura autorevole proveniente dal Vaticano, consacrato vescovo da Benedetto XVI il 12 dicembre del 2009.

Sul suo insediamento «ci dovremo coordinare, ancora nulla è deciso», ha riferito ieri a mezzogiorno monsignor Stagni, che resterà a Faenza in qualità di vescovo emerito, nonché amministratore apostolico di Faenza-Modigliana, nominato dalla congregazione dei vescovi. E’ probabile comunque un arrivo coincidente con la Pasqua, in calendario quest’anno il 5 aprile, o poco prima. E il calendario, di certo, lo ha guardato anche papa Francesco, scegliendo per la nomina il 19 gennaio, giorno dedicato a san Mario martire, quindi onomastico del nuovo pastore.

E’ un pastore teologo e filosofo, già magnifico rettore dell’Università salesiana di Roma, ma per la prima volta alla guida di una diocesi operativa, essendo già stato vescovo titolare di Bisarcio in Sardegna, una diocesi soppressa e annessa ad Ozieri, in provincia di Sassari, rimasta però come titolo vescovile, appartenuto anche al cardinale Francesco Pompedda (deceduto nel 2006) e all’attuale arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, pure lui veneto.

Per Faenza, dunque, una nomina di pregio, come rivelano le cariche ricoperte nella capitale e presso lo stesso Vaticano. Salesiano dal 1967, monsignor Toso viene ordinato sacerdote nel 1978. Successivamente svolge studi filosofici e teologici alla facoltà di Teologia di Torino, ottenendo il baccalaureato in Teologia e i titoli ecclesiastici di Licenza in filosofia (1981, Università pontificia salesiana) e in teologia (1982, Università pontificia lateranense).

Dal 1980 è stato docente di Filosofia all’Università pontificia salesiana a Roma e, dal 1991, professore ordinario di Filosofia teoretica. Dal 1994 al 2000 è stato decano della facoltà di Filosofia della medesima università e, dal 2003 al 2009, ne è stato rettore magnifico. Consacrato vescovo, diventa segretario del pontificio consiglio “Giustizia e pace”, che si occupa della promozione secondo il Vangelo e la dottrina sociale della chiesa della pace, della giustizia e dei diritti umani.

Ha collaborato all’“Enciclica sociale” di Benedetto XVI “Caritas in veritate”. Conosce quattro lingue: l’italiano, il francese, lo spagnolo e l’inglese. È autore di diverse pubblicazioni. E’ il primo vescovo nominato da papa Francesco in Emilia-Romagna.

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