Ecco l'immagine della Gokbel affondata

Rimini

RAVENNA. Ecco le prime impressionanti immagini della Gokbel affondata.

Sono quelle riprese con telecamere a tenuta stagna lo scorso 8 gennaio dai sommozzatori della Capitaneria di San Benedetto del Tronto.

Un filmato che mostra chiaramente come la poppa della nave turca si sia andata a insabbiare a 15 metri di profondità, ma che ha permesso di scoprire anche un dettaglio non proprio positivo: la nave - oltre a essere affondata - si è infatti anche ribaltata sui fondali, ruotando di circa 140 gradi sul proprio asse.

Nel video, che Il Corriere è riuscito a visionare, si vede infatti la chiglia, oltre ovviamente alla falla di quattro metri per quattro generata dal terribile scontro del 28 dicembre scorso con la Lady Aziza, avvenuto a due miglia dall’imboccatura del porto di Ravenna. La grande falla si trova sulla murata di sinistra, per la precisione tra la sala macchine e la stiva di poppa.

I sommozzatori hanno fortunatamente escluso ancora una volta sia danni ai serbatoi (che contengono ancora 25mila litri di carburante) sia possibili fuoriuscite del carico della nave, che trasportava fertilizzante a base di barite, un minerale considerato fortunatamente non inquinante.

Una nuova immersione è comunque prevista tra lunedì e martedì. Altri sommozzatori (questa volta dei vigili del fuoco) cercheranno di ricostruire in maniera tridimensionale l’esatto posizionamento della nave con una particolare strumentazione. Solo così potranno davvero cominciare le operazioni di recupero del relitto che, proprio a causa dell’imprevista rotazione della nave, si prospettano ancor più difficili.

I sommozzatori non sono ancora entrati nella nave, un rischio considerato eccessivo visto che - stando alle testimonianze dei sopravvissuti - non dovrebbero esserci dispersi intrappolati. Tutti gli undici componenti dell’equipaggio turco si sarebbero gettati in mare nel tentativo estremo di salvarsi. Cinque c’erano riusciti. Due marinai, tra cui il comandante della nave, erano invece stati trovati senza vita. Le operazioni di ricerca sono state sospese da giorni.

Maree e correnti di questi giorni fanno ritenere alla Capitaneria possibile i primi ritrovamenti non prima di una decina di giorni.

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