Sfondano una banca e fuggono con 65mila euro

Rimini

RAVENNA. Sfruttando un carro attrezzi rubato come ariete, nelle prime ore di ieri hanno assaltato la filiale dell’Unicredit di Russi portando via l’intero sportello bancomat. Un colpo che ha fruttato ai malviventi un bottino ingente: caricato alla vigilia del weekend, il cash dispenser conteneva al suo interno ancora circa 65mila euro.

L’assalto - su cui sono in corso indagini da parte dei carabinieri della locale stazione dell’Arma, che hanno anche acquisito le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della banca -, è avvenuto attorno alle 3. E’ verso quell’ora, infatti, che i banditi sono entrati in azione utilizzando il mezzo - risultato rubato nel Lughese - per infrangere la vetrata. Subito dopo essersi aperti il varco hanno agganciato la cassa continua, portandola via di peso, allontanandosi subito dopo.

L’incursione ha destato nel sonno alcuni dei condomini residenti nella palazzina del centro storico in cui è situata la filiale, ma quando si sono affacciati nessuno ha scorto nulla di particolare, anche perché la loro visuale era ostacolata dalla presenza di una tettoia posizionata proprio sopra la banca.

Una volta scattato l’allarme collegato alle centrali operative delle forze dell’ordine, sul posto sono sopraggiunti i carabinieri che si sono messi subito sulle tracce dei ladri, che nel frattempo erano però riusciti a far perdere le proprie tracce. Nemmeno le ricerche del carro attrezzi hanno avuto esito; il veicolo - probabilmente abbandonato dai banditi che per proseguire la fuga hanno utilizzato un mezzo “pulito” - non è infatti stato ancora ritrovato.

Non si esclude un possibile collegamento tra l’episodio di ieri e la presenza nei giorni scorsi in zona di un’Audi A8 oggetto di furto a inizio dicembre nel Mantovano; la vettura sportiva, dopo aver ignorato un posto di blocco dei carabinieri di Filetto, si era poi allontanata a forte velocità prima di essere intercettata all’altezza dell’Adriatica da una pattuglia del Norm. Ne era nato un inseguimento sul filo dei 210 km/h lungo l’E45 al termine del quale il conducente della berlina tedesca era riuscire a dileguarsi approfittando delle elevate prestazioni dell’auto e del margine di vantaggio accumulato al momento dell’ingresso in autostrada, quando i militari erano stati costretti a rallentare per evitare la collisione con un altro veicolo. Forse la presenza della macchina in zona era legata ad un sopralluogo.

Quello di ieri è comunque il quarto assalto messo a segno con la stessa tecnica nel Ravennate negli ultimi mesi. A maggio era stata presa di mira la filiale della Cassa di risparmio di San Pancrazio. In quel caso i banditi rimasero però a mani vuote, perché durante la fuga incrociarono l’auto dei carabinieri. Tallonati dai militari, i ladri furono costretti a abbandonare il bottino riuscendo a scappare attraverso le campagne. A fine settembre a Villanova di Bagnacavallo un altro tentativo fallito, sempre ai danni della Unicredit; all’inizio di ottobre a Coccolia, ancora una volta contro uno sportello della stessa banca, la banda del carro attrezzi tornò in azione, portando via lo sportello bancomat dove c’erano però poche migliaia di euro. Ieri invece i malfattori si sono rifatti con gli interessi. (gi.ro.)

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