Giocava con El Shaarawy ora è il miglior pizzaiolo del nord

Rimini

FAENZA. Sognava un futuro con i piedi, a soli 21 anni si è invece ritrovato campione con l’estro delle mani. Il Milan gli aveva messo gli occhi addosso per la sua capacità di buttarla dentro, lui ha però preferito immergere le mani in pasta, a farina, acqua, lievito e materie di prime di assoluta qualità. Lui è Fanuel Tecle Amanuel, origini eritree, in Italia dal 2001 con in testa il sogno del pallone, oggi pizzaiolo a Faenza a “’O fiore mio”.

 

Il giovane è salito agli onori delle cronache nazionali, tanto da richiamare le telecamere del Tg2 (il servizio su “Tg2 storie” andrà in onda nella serata del prossimo sabato 25 gennaio, a partire dalle 23.30), per essersi aggiudicato il riconoscimento di migliore pizzaiolo del nord d’Italia nel concorso “Emergente”, promosso dal celebre critico enogastronomico Luigi Cremona.

L’evento, giunto alla quarta edizione, si è svolto nel piccolo borgo di Riccagioia, frazione di Torrazza Coste, vicino a Pavia.

I 40 migliori pizzaioli italiani under 30 anni si sono sfidati a colpi di impasti e condimenti al top, davanti a una giuria di assoluto riguardo: tra gli altri Gino Sorbillo (napoletano doc) e Stefano Callegari (della pizzeria Sforno e Trapizzino di Roma).

Abilità nel dosaggio degli ingredienti, dita lunghe per abbracciare meglio l’impasto, Fanuel ha sbaragliato tutti gli avversari e vinto presentando una pizza con impasto al grano arso, farcita con patate e cipolle cotte sotto la cenere con ricotta affumicata.

Grande la soddisfazione di Davide Fiorentini e Matteo Tambini, ideatori e titolari di “‘O fiore mio: «Fanuel è un ragazzo molto bravo, arrivato a Faenza dopo ottime esperienze tra i migliori ristoranti d’Italia. La pizza lo ha interessato da subito permettendogli di bruciare le tappe di un apprendimento comunque duro e faticoso. Adesso merita più responsabilità, prima di fare nuove esperienze nei progetti che “‘O riore mio” ha in Italia e all’estero».

Un riconoscimento che si somma ai tanti che il locale faentino ha ricevuto, malgrado la sua giovane età (è stato inaugurato solo nell’ottobre 2011): “Tre spicchi” dal ‘Gambero rosso tra le prime 23 pizzerie italiane, “Migliore pizzeria d’Italia” per la guida “Identità golose” curata da Paolo Marchi, “Locale di buona cucina” per la guida “Alberghi e ristoranti d’Italia” del Touring club.

All’inizio dello scorso anno lo staff del locale si è accresciuto della presenza del giovanissimo eritreo, con diploma alberghiero alle spalle, diverse esperienze in Italia (una dalla stella Uliassi, nelle Marche) e una full immersion dal maestro pizzaiolo del locale, Giuseppe Merlini.

Fanuel ha accarezzato il futuro da calciatore giocando a Milanello (in precedenza aveva militato nella squadra del San Lazzaro, vicino a Bologna) insieme a campioncini del futuro come El Shaarawy.

La famiglia è arrivata in Italia proveniente dall’Eritrea e si è insediata a Bologna, dove poi ha aperto un ristorante etnico. Qui forse è sbocciato l’amore di Fanuel per la gastronomia, tanto da indurlo a iniziare frequentare l’Istituto alberghiero di Castel San Pietro Terme. Nelle colline imolesi, tra i suoi docenti si è ritrovato anche Tambini, che l’ha notato e poi invitato a Faenza, dove un anno fa si è insediato per poi iniziare la sua avventura lavorativa.

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