Raccolte 819 firme in una settimana

Rimini

RAVENNA. Sottoscritta da 819 firmatari, la petizione rivolta al sindaco dal Movimento genitori della scuola primaria Muratori è stata depositata ieri negli uffici comunali di via Berlinguer. Una raccolta firme lampo, avviata sabato 15 durate la manifestazione che ha visto in piazza genitori e figli, a centinaia, per rivendicare un avvio celere dell’iter per i lavori di completamento dell’edificio scolastico, lasciato incompiuto.

Il documento muove dalla premessa che «la Scuola primaria Muratori, costruita solo per il primo stralcio con sei aule scolastiche, dall’anno prossimo 2015/2016 non avrà gli spazi per tutte le classi, viste le tre classi in entrata», e che «al completamento dell’edificio con il secondo stralcio - pur inserito nel 2013 dall’Amministrazione comunale nel Piano di Investimenti per l’anno 2014 con priorità 1 (massima) - non è stato dato corso».

La richiesta prioritaria rivolta da firmatari al sindaco è quindi quella dell’«avvio immediato dell’iter per il completamento della scuola», in modo tale «che i lavori vengano completati in tempi certi per consentire l’utilizzo del nuovo edificio per l’avvio dell’anno scolastico 2016/17, prendendo in considerazione di imporre eventualmente alla ditta che si aggiudicherà l’appalto precisi vincoli (analogamente a quanto disposto nel bando per i lavori della scuola media Randi) per garantire la consegna dell’opera nei tempi stabiliti».

A questo proposito, il Movimento genitori domanda anche «di valutare, rispetto al progetto preliminare, la possibilità di adottare soluzioni costruttive diverse (bioedilizia, prefabbricati, ecc.) che possano accelerare i tempi di consegna».

Per quanto riguarda invece le soluzioni-ponte necessarie per l’anno scolastico 2015/16 - tenuto conto che il plesso ospiterà anche otto classi della secondaria di primo grado Randi -, dovranno «salvaguardare in primo luogo la sicurezza degli alunni della primaria, evitando situazioni di promiscuità con i ragazzi delle due scuole medie, nel rispetto delle normative vigenti», ma al tempo stesso anche «la qualità dell’offerta formativa e didattica».

Considerando poi che in ogni caso tali soluzioni temporanee «finirebbero inevitabilmente per penalizzare l’offerta didattica della scuola (compresa la media) e il benessere degli alunni, privando l’intero plesso di importanti aule quali laboratorio di musica, di multimedialità, di psicomotricità e destinate alle attività alternative all’ora di religione, nonché degli “spazi calmi” necessari per gli alunni portatori di handicap o affetti da patologie», i genitori annunciano che «potranno essere valutate solo in presenza dell’avvio dell’iter del bando del secondo stralcio dei lavori».

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