Blitz in due cantieri, operai si danno alla fuga

Rimini

RAVENNA. Alla vista delle pattuglie c’è stato un fuggi fuggi generale. Tutti a correre in ogni direzione, chi nel tentativo di allontanarsi e chi, secondo gli inquirenti, con l’obiettivo di distogliere l’attenzione e creare una via di fuga a chi non doveva trovarsi lì.

Una scena che si è ripetuta in due diversi cantieri edili (uno alla periferia di Ravenna e uno nel Lughese) ma che non è servita a sviare il controllo finalizzato al contrasto del lavoro nero.

I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro in forza alla Direzione territoriale del Lavoro di Ravenna si aspettavano una reazione simile e si erano premuniti chiedendo il supporto dei colleghi dell’Arma di Ravenna e Santerno.

Così i militari sono riusciti a individuare e a fermare tutti i dodici lavoratori presenti nel primo cantiere e i dieci presenti nel secondo. Dall’identificazione è così emerso che tre muratori - due nel primo caso e uno nel secondo - erano sprovvisti di permesso di soggiorno.

I datori di lavoro sono così stati denunciati per violazione della legge sull’immigrazione e nei loro confronti è stata applicata anche la maxi sanzione per il lavoro nero; essendo però il numero degli irregolari inferiore alla quota del 20% i carabinieri non hanno potuto procedere al sequestro del cantiere come previsto dalla normativa.

In seguito ad altri controlli nei confronti dei titolari di ulteriori aziende edili ispezionate sono state elevate sanzioni di natura penale connesse a violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro previste dal Testo Unico 81/2008. Le violazioni si riferiscono alla mancata stesura del Piano operativo della sicurezza e alla mancata sorveglianza sanitaria e formazione dei lavoratori; in un caso è stato prescritto l’adeguamento del ponteggio per evitare cadute dall’alto.

Complessivamente sono state denunciate sei persone ed elevate sanzioni amministrative per 11.400 euro e ammende per 12.650.

Analogo intervento era stato effettuato nei giorni scorsi sempre dai carabinieri nella zona di Russi dove in un cantiere erano state rilevate violazioni di natura penale in materia di sicurezza per il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale e difformità nel montaggio del ponteggio.

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