Gli fanno la multa e prende a schiaffi gli ausiliari

Rimini

RAVENNA. Il suo biglietto per il parcheggio era scaduto da qualche minuto, ma quando ha visto i due ausiliari del traffico che gli stavano facendo la multa non ci ha più visto: gli ha strappato con violenza il blocchetto delle contravvenzioni dalle mani, poi ha preso a schiaffi uno dei due, mentre l’altro si è “limitato” a insultarlo e minacciarlo.

Vittime dell’aggressione due dipendenti dell’allora Atm - di 40 e 24 anni - che il 3 settembre del 2011 erano in servizio a Lido di Dante.

Il più “anziano” dei due, colpito al volto dagli schiaffi cadde anche a terra e alla fine riportò alcune ferite comunque non gravi.

A più di tre anni dai fatti si è aperto il processo per il presunto aggressore, un 31enne residente in una frazione di Ravenna (difeso dall’avvocato Massimo Martini) che quella sera di fine estate perse la calma alla vista del blocchetto delle contravvenzioni. Poche ore prima aveva parcheggiato la sua auto di fronte a una pizzeria del posto, forse aveva calcolato male il tempo, forse pensava di non rischiare nulla a lasciare l’auto qualche minuto in più negli stalli blu, di sicuro la sua reazione fu eccessiva e scomposta, perché oltre agli schiaffi volarono anche insulti pesanti all’indirizzo dei due dipendenti che si stavano limitando a fare il loro lavoro.

Lavoro, come quello del controllore sugli autobus, ultimamente sempre più a rischio. Quella sera i due ausiliari dipendenti dell’Atm avevano quasi finito il turno quando vennero interrotti dal trentenne che pretendeva di non essere sanzionato nonostante il biglietto fosse ormai scaduto.

A riportare la calma ci pensarono i carabinieri che, una volta arrivati sul posto, identificarono il 31enne per il quale la procura della Repubblica ha poi chiesto e ottenuto il processo che si è aperto di fronte al giudice monocratico Beatrice Bernabei. Nei mesi scorsi l’imputato ha già provveduto a risarcire sia le due persone aggredite e insultate, ma anche la stessa Atm oltre che l’Inail che dovette corrispondere dei giorni di “malattia” in favore del lavoratore colpito al volto con gli schiaffi.

L’imputato ha già preannunciato la sua intenzione di avvalersi di un patteggiamento che verrà formalizzato nel corso della prossima udienza una volta ultimati i risarcimenti per poter usufruire dell’attenuante specifica e abbassare ulteriormente la pena. Un conto che, qualunque esso sia, sarà sicuramente più salato di 44 euro. Ovvero il “prezzo” della contravvenzione che gli era stata fatta quella sera.

 

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui