Studente sequestrato in casa da una banda di ladri chiede aiuto alla madre via sms

Rimini

RAVENNA. I ladri lo hanno sorpreso in casa mentre era solo, prima lo hanno colpito al petto e strattonato per intimidirlo e poi lo hanno chiuso nella sua camera mentre loro razziavano i gioielli di famiglia. Un vero e proprio incubo quello vissuto martedì pomeriggio da uno studente ravennate di 18 anni residente a Lido Adriano. Il giovane, aggredito da tre persone, ha però avuto la freddezza di inviare un sms al cellulare della madre per avvertirla di quella pericolosa presenza: «Non tornare a casa adesso, ci sono i ladri».

Del caso si stanno occupando i carabinieri che ipotizzano che ad agire potrebbe essere stata una “batteria” di ladri che, nella sola giornata di martedì, ha messo a segno altri sei colpi. Tutti sul litorale ravennate, tra Marina di Ravenna (due furti in via Zara e due in via Pisacane) fino a Lido Adriano passando per Punta Marina. I tre, che parlavano con accento dell’Est Europa, hanno commesso il loro ultimo colpo a Lido Adriano, poco dopo le 17, all’interno di un’abitazione singola. Molto probabilmente pensavano di non trovare nessuno in casa, ma il 18enne - che all’indomani aveva un compito in classe - era rimasto a studiare da solo mentre i genitori erano temporaneamente usciti insieme a un altro fratello. I ladri molto probabilmente non avevano visto la luce accesa nella camera del ragazzo che, all’improvviso si è trovato i tre davanti. Erano a volto scoperto , ma per evitare di essere visti in faccia hanno accecato il giovane con una torcia. Al ragazzo si sono limitati a dire una sola frase, ma piuttosto esplicita «Siamo i ladri, non fare nulla». Poi lo hanno chiuso in camera, ma nella fretta i malviventi, pur prendendo i gioielli, non si sono accorti di una somma di denaro lasciata poco lontano. Lo studente, che ha rifiutato le cure in ospedale anche per un eventuale stato di choc, è apparso subito in ottime condizioni e ha risposto direttamente alle domande dei carabinieri di Lido Adriano che lo hanno interrogato. Un episodio, quello avvenuto martedì, che ricorda moltissimo l’aggressione a domicilio subita (sempre da tre uomini di origine straniera) da una 58enne nella sua abitazione di Cervia lo scorso sabato. In quel caso il bottino fu di 30mila euro, tra gioielli e contanti. I ladri - anche loro entrati per un “semplice” furto - non esitarono a picchiare e legare la donna con il cavo di un aspirapolvere. Il giorno dopo parte della refurtiva è stata ritrovata dai a carabinieri a Mercato Saraceno. Due fatti analoghi sui quali però appare arduo ipotizzare una matrice comune.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui