Muore a tre mesi dall'intervento Indagati quattro medici dell'Ausl

Rimini

RAVENNA. Quattro medici dell’ospedale Santa Maria delle Croci sono indagati per omicidio colposo a seguito della morte di una donna di 74 anni di Ravenna, morta all’alba del 6 gennaio scorso dopo un ricovero durato due mesi e mezzo.

L’iscrizione dei medici nel registro degli indagati è da ritenersi in questa fase come un atto di garanzia all’indomani della decisione della procura di Ravenna di disporre un’autopsia che verrà eseguita oggi. Il fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore Lucrezia Ciriello dopo l’esposto presentato in procura dalla figlia della donna, assistita dall’avvocato Chiara Rinaldi del foro di Bologna.

Il primo intervento alla colecisti. La 74enne era stata operata il 2 ottobre scorso per una calcolosi della colecisti. Ma nel corso dell’intervento chirurgico, secondo quanto ricostruito, ci furono complicazioni che portarono i medici ad eseguire una laparotomia in seguito della quale la donna sviluppò una importante ipokaliemia, ovvero una forte perdita di potassio nel sangue. Il 17 ottobre seguente la donna venne dimessa dopo un miglioramento che si pensava potesse essere definitivo. Eppure, dopo appena tre giorni, la 74enne tornò ad accusare forti dolori addominali tanto da rendere necessario un nuovo ricovero in ospedale.

Il ritorno al Santa Maria delle Croci. La nuova diagnosi fu quella di una pancreatite acuta. Era il 20 ottobre e da allora la donna non ha più lasciato il Santa Maria delle Croci dove è morta il giorno dell’Epifania.

Da qui la decisione dei familiari di rivolgersi alla procura che ha disposto l’esame autoptico per far luce sulle cause del decesso e verificare se ci siano stati o meno aspetti penalmente rilevanti o se si tratti solo dell’inevitabile epilogo di una sfortunata degenza.

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