L'azienda: il bus era in regola e i freni a posto

Rimini

RAVENNA. Il bus che ha sbandato su via Canale Molinetto, dice Start Romagna, era «in regola»: il collaudo era stato fatto da poco, e i freni rispondevano bene «quando, dopo l’incidente, è stato riportato al deposito». Occhi puntati quindi sull’autista: mentre si attendono le analisi tossicologiche, le indagini si concentrano sul cellulare del 50enne. La polizia municipale pronta ad acquisire i tabulati per capire se, al momento dell’incidente, l’uomo fosse al telefono. I dirigenti di Start Romagna, su di lui, ci mettono le mani sul fuoco («professionista serio che non ha mai creato problemi», dicono), ma qualora venissero accertate delle responsabilità, dovranno seguire «provvedimenti adeguati», usa il pugno duro il sindaco Fabrizio Matteucci che ieri ha incontrato il comandante della Municipale proprio per fare il punto sulla tragedia sfiorata di lunedì mattina.

Dunque, Start Romagna ha avviato un’indagine interna sull’incidente provocato dal bus della linea 1. Erano le 12.30 su via Canale Molinetto: il mezzo stava percorrendo la via dal centro verso la periferia quando, giunto all’incrocio con via dello Stradone, si è schiantato contro un’auto parcheggiata. L’ha spinta in avanti per una ventina di metri prima di travolgerne altre tre, facendone ruotare un paio su se stesse. Sul mezzo, in quel momento, erano presenti quattro passeggeri, tra cui una donna incinta. Tutti feriti in maniera lieve, compreso l’autista che è sceso dal bus sconvolto. Ai passeggeri, avrebbe detto che erano stati i freni a non funzionare bene, ma la ricostruzione non è la stessa fornita ai dirigenti di Start Romagna. «Nessun riferimento ai freni e comunque, dopo l’incidente, il mezzo lo abbiamo portato noi al deposito e viaggiava bene, nonostante la botta», spiega Stefano Garattoni, responsabile produzione servizio di Start Romagna.

Sull’asfalto, segni di frenata non ci sono, ma l’autobus sembra in buone condizioni. «Sia il conducente che il mezzo erano in regola coi controlli: il primo aveva passato la revisione e il secondo le normali visite mediche», spiega ancora Garattoni. Dunque, se “colpa” non è del mezzo, è attorno all’autista che si concentrano le indagini, alla ricerca di malori o distrazioni.

Mentre la polizia municipale comandata da Stefano Rossi sta attendendo il responso delle analisi tossicologiche che, in questi casi, sono dovute, non si esclude l’ipotesi che il conducente potesse essere stato distratto dal cellulare. Per questo, ora verranno acquisiti i tabulati per capire se, al momento dell’impatto, fosse al telefono. «Non possiamo sapere cosa è accaduto - taglia corto Garattoni -: noi non eravamo lì. Ma non c’era nebbia, la strada non era bagnata. E’ chiaro che la componente umana deve essere approfondita, ma quell’autista è degno della massima fiducia. Non ha mai dato problemi». Per il momento è assente dal servizio, in malattia. Intanto, il sindaco Fabrizio Matteucci chiede impegno e chiarezza nelle indagini: «Le cause dell’incidente vanno accertate in maniera chiara e nel tempo più breve possibile - dice da Palazzo Merlato -. Una volta accertate eventuali responsabilità, dovranno seguire provvedimenti adeguati».

 

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui