Il Pd si interroga sul dopo Matteucci e spunta l'idea: Vasco Errani candidato sindaco

Rimini

RAVENNA. Vasco Errani come carta a sorpresa per il dopo Matteucci. E’ questa l’ipotesi suggestiva che circola in casa Pd per dare il via al grande sudoku della politica locale che nei prossimi mesi sarà chiamata a ridisegnare completamente i suoi assetti in vista di quattro tappe fondamentali: la decisione finale sulla Capitale della Cultura Europea, le elezioni regionali, la fine (finora solo annunciata) delle Province e ovviamente la scelta del nuovo candidato a sindaco di Ravenna. Il nome dell’ex presidente della Regione Emilia Romagna circola ormai con insistenza da giorni negli ambienti democratici. Errani, che si è recentemente dimesso dopo la condanna in secondo grado per per falso ideologico, attende con fiducia la sentenza in Cassazione. Tuttavia il reato per il quale è a processo non sarebbe comunque compreso tra quelli indicati nell’articolo 10 della Legge Severino che non gli permettere di ricandidarsi (vedi il caso De Magistris a Napoli). Insomma il suo nome e il suo carisma sarebbero spendibili a Ravenna, soprattutto nel caso in cui il panorama locale non offrisse qualcosa di più sicuro. Molto dipenderà dall’esito della corsa a Capitale della Cultura Europea. Se tra pochi giorni Ravenna dovesse essere scelta allora il Pd potrebbe convergere sul nome di Alberto Cassani. Tramontate da tmepo invece le ipotesi Danilo Manfredi (dopo il suo ingresso nel cda di Hera) e della dell’attuale assessore Andrea Corsini.

Ma tra le ipotesi clamorose ci sarebbe anche quella di un nome esterno, una personalità “forte” sulla quale convergere per guardare anche a un elettorato più critico.

Grandi movimenti anche in provincia, dove in vista dell’ “evacuazione” politica imposta dal Parlamento sono in corso grandi manovre. Per l’attuale presidente Claudio Casadio potrebbe esserci una chiamata in Giunta regionale da parte di Bonaccini, per lui si parla di un assessorato forte: la Sanità. Tema sul quale Casadio ha avuto in questi mesi un ruolo importante durante il processo di unificazione dell’Ausl romagnola. E se un modenese (Bonaccini) si appresta a diventare numero uno in Regione al posto di un ravennate (Errani) allora per un altro ravennate (De Pascale) si parla già di una possibile “promozione” a segretario regionale, ovviamente tutto compatibilmente ai tempi congressuali sui quali ancora non è stato deciso nulla. «Resterò in carica come segretario provinciale almeno fino al 2016, data delle elezioni del nuovo sindaco di Ravenna» ha dichiarato ieri al Carlino De Pascale.

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