Quarantola, auto che sfrecciano a 200 km/h

Rimini

LUGO. Ogni giorno c’è almeno un’auto che sfreccia a 140 km orari, ma in un caso l’autovelox ha fatto segnare persino i 200. Sono dati scioccanti quelli che emergono dal periodo di prova degli autovelox che, dal prossimo primo ottobre, saranno operativi all’incrocio tra la Quarantola e via Bizzuno e lungo la Quarantola.

 

Una misura che si spera possa abbassare sensibilmente il bilancio annuale di morti e feriti di una delle strade più tristemente note di tutta la Romagna.

Anche per questo la provinciale Quarantola è entrata con pieno diritto nell’elenco delle strade individuate dal Prefetto su cui possono essere installati i rilevatori automatici di velocità senza la presenza sul posto delle pattuglie di polizia e quindi senza l’obbligo della contestazione immediata.

In queste settimane i lavori di collaudo sono andati avanti senza i cartelli fissi che avvisano della presenza degli autovelox. I tecnici hanno verificato il funzionamento della parte video del dispositivo e della trasmissione dati (tramite rete mobile) al Comando della Polizia provinciale. La Provincia sta inoltre installando due autovelox prima dell’incrocio con via Bizzuno in entrambe le direzioni di marcia: verso Fusignano e verso Lugo. Dopo una fase sperimentale, anche questi entreranno in funzione il primo ottobre sia di giorno che di notte.

Al momento i primi dati non sono stati per nulla incoraggianti.

Mediamente si è rilevato il passaggio di circa diecimila veicoli al giorno in entrambi i sensi di marcia e si sono riscontrate velocità massime anche oltre i duecento chilometri orari.

Addirittura tutti i giorni si sono registrate velocità massime di almeno centoquaranta chilometri orari e tutte in orario diurno.

Per queste violazioni il Codice della strada prevede sanzioni diversificate a partire da 41 euro per chi supera il limite di velocità di non oltre 10 km/h fino a 821 euro per chi supera il limite di velocità di oltre 60 km/h mentre i punti decurtati sulla patente possono essere fino a 10 nei casi più gravi.

 

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