L'Accademia cerca modelli che posino nudi

Rimini

RAVENNA. Nudi artistici, è caccia ai modelli viventi: bando pubblico per cercare una coppia. L’uomo e la donna che vinceranno la selezione indetta dal Comune per l’Accademia di Belle arti, guadagneranno un contratto di un anno, a circa 25 euro l’ora. Tra le caratteristiche richieste, oltre a quello dell’idoneità fisica, il requisito più ambito: la capacità di stare immobili anche ore (e la fedina penale pulita).

Da quasi una decina di anni, il nudo artistico nei licei e nelle Accademie artistiche non è più obbligatorio. Quindi, il reperimento dei modelli viventi ormai è limitato al budget di ogni istituto. E se al liceo artistico se ne può anche fare a meno, per l’Accademia, specie per la materia di Anatomia artistica, rinunciare ai modelli viventi sarebbe un peccato, e una perdita dal punto di vista della formazione. Per questo, anche quest’anno il Comune ha approvato l’avviso di selezione pubblica per il conferimento dell’incarico a un uomo e a una donna. Con la selezione pubblica, si andranno quindi a formare due distinte graduatorie dalle quali l’Accademia, per l’anno scolastico 2014-2015, potrà andare a pescare per le lunghe sessioni di Anatomia artistica.

La valutazione delle domande sarà di competenza di un’apposita commissione, presieduta dal dirigente dell’Accademia e da due docenti esperti nella stessa area disciplinare. C’è tempo fino al 22 ottobre per inviare la domanda (alle 13 di quel giorno scade la ricezione delle richieste): il titolo di studio e di servizio varranno fino a un massimo di 30 punti, la prova pratica anche 80. Tra i requisiti richiesti, oltre all’idoneità fisica, anche la cittadinanza in uno dei Paesi della Comunità europea, la fedina penale pulita, e in caso l’anzianità di servizio come modello vivente per un’Accademia.

«Una volta le modelle duravano tutta la vita - allarga le braccia il preside Marcello Landi -. Ai miei tempi, continuavamo a usare come modello l’effige di Morandi, aveva ormai 70 anni: immobile come una mummia. E quella pelle bianca che ricordo ancora come fosse ora. Ci battemmo anche, negli anni Settanta, contro la precarietà di quell’impiego, tanto che all’Accademia una storica ex modella venne poi assunta come bidella. In generale, non sono mai tanti i ragazzi che si presentano al bando pubblico per il nudo artistico. Eppure, è un buon modo per arrotondare, o per chi non ha proprio un lavoro». Il contratto rimane comunque precario, e la paga è riconosciuta ad ora, pari a quasi 26 euro lordi.

 

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