Furto lampo: incappucciati rubano oro

Rimini

RAVENNA. Una manciata di minuti, appena quattro di giri di lancette. Hanno avuto pochi secondi a disposizione ma li hanno saputi sfruttare al meglio i malviventi che, nelle primissime ore di ieri, hanno preso di mira la gioielleria Bojoux di via Maggiore. I banditi hanno infatti razziato tutti i preziosi esposti nelle vetrine fuggendo giusto un paio di minuti prima dell’arrivo sul posto delle forze dell’ordine.

RAVENNA. Una manciata di minuti, appena quattro di giri di lancette. Hanno avuto pochi secondi a disposizione ma li hanno saputi sfruttare al meglio i malviventi che, nelle primissime ore di ieri, hanno preso di mira la gioielleria Bojoux di via Maggiore. I banditi hanno infatti razziato tutti i preziosi esposti nelle vetrine fuggendo giusto un paio di minuti prima dell’arrivo sul posto delle forze dell’ordine. L’ammontare del bottino non è stato ancora quantificato con esattezza, ma dovrebbe essere rilevante. L’attenzione dei ladri si sarebbe focalizzata in particolare sull’oro usato, bene sempre ricercato e più semplice da piazzare sul mercato.

Il colpo è stato messo a segno attorno alle 5.15 del mattino. Ad agire almeno tre persone, incappucciate per non farsi riprendere dal circuito di videosorveglianza.

Sembra che i ladri abbiano forzato la vetrata d’ingresso del negozio (caratterizzato da ampie vetrate) con un piede di porco. La loro incursione ha fatto scattare l’allarme, ma i tre sapevano di poter avere a disposizione alcuni minuti prima dell’intervento di polizia e carabinieri.

Un blitz estremamente veloce nel corso del quale hanno ripulito le vetrinette dove erano esposti gli oggetti di valore, allontanandosi in tutta fretta nel giro di appena quattro minuti.

Gli autori del furto si sarebbero dileguati a bordo di un’auto guidata da un complice, ripartita a forte velocità in direzione della periferia appena un paio di minuti prima dell’arrivo sul posto delle forze dell’ordine.

Sull’episodio sono in corso indagini da parte degli agenti della Squadra mobile che hanno anche acquisito le riprese delle telecamere del circuito di sicurezza interno al fine di rintracciare elementi utili che possano consentire l’individuazione dei responsabili.

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