Ceramiche artistiche con la stampante 3D

Rimini

FAENZA. Passare dal lavoro fisico e manuale a quello mentale e intellettuale. Non avrà più senso il celebre adagio “io il braccio e tu la mente”: basterà infatti la seconda per realizzare un prodotto finito, pronto all’uso: la mente per pensare e ideare, un computer e una stampante che può essere intesa anche come robot. E’ questa una delle frontiere più affascinanti del millennio, peraltro già realtà attraverso le stampanti 3D. Una tecnologia d’avanguardia di cui sarà data dimostrazione in piazza del Popolo nel corso di Argillà, da venerdì a sabato. Sarà sicuramente uno degli eventi clou dell’intera kermesse dedicata alla ceramica. Si potranno vedere all’opera il team Wasp (azienda di Massa Lombarda leader del settore) e l’artista inglese Jonathan Keep, entrambi impegnati nel WasProject, un programma che coinvolge anche FabLab Faenza, gruppo di progettisti formati dall’Isia, i cui obiettivi sono la ricerca e lo sviluppo di tecnologie digitali, seguendo la filosofia open source.

La stampa tridimensionale sembra avere in sé i semi per dare il via a una vera e propria rivoluzione. Grazie al web si possono replicare ovunque oggetti studiati a chilometri di distanza. Uno degli obiettivi, il più incredibile, è quello di realizzare case in argilla (ma non solo) a costi bassissimi, ideali per i paesi del Terzo mondo utilizzando una stampante 3D, un computer e un solo operatore sul posto. Una soluzione che sconvolgerebbe l’attuale filiera edilizia, eliminando di colpo la mano d’opera. «I lavori manuali i nostri giovani non li vogliono più fare - afferma Massimo Moretti di Wasp -. Viviamo in una società fatta di laureati e diplomati, allora ecco una d’opera fatta di informatica, idee, conoscenze e tecnologia al posto delle braccia».

Finora le cose prodotte nel mondo con stampanti 3D erano in materiale plastico, ma nel 2012 sono iniziati i primi esperimenti con argilla, porcellana, legno. Possibili applicazioni anche nell’alimentare (cioccolata) nella sanità (protesi, plantari), nella moda e accessori.

Le macchine replicano anche oggetti di grandi dimensioni con sistemi di estrusione mai utilizzati prima che impiegano più materiali contestualmente. Nel 2013 Wasp ha vinto a Londra un importante premio internazionale. Alla Biennale di Venezia il progetto è stato scelto dal gruppo Arduino come simbolo dello sviluppo che nasce dal basso. Ad ottobre il team sarà al Maker Faire di Roma. Risulta inoltre invitato alla Fiera di stampa 3D a Parigi. Quanto anticipato a Faenza si potrà vedere nei suoi ulteriori sviluppi all’Expo di Milano del 2015.

 

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