I bimbi al letto di mamma: forse se ne sono accorti

Rimini

RAVENNA. Lei ha fatto appena in tempo ad accorgersi di quanto stesse accadendo, prima di alzare le spalle dal letto e crollare su un fianco. Sdraiato al suo fianco, il figlio maggiore, che forse era già in camera con lei ancora prima che divampasse il rogo e si è accasciato dal lato del muro. Ai piedi del letto, il piccolo Federico che deve aver abbandonato il suo lettino al piano terra (trovato sfatto, a differenza di quello di Alessandro) e provato a chiedere aiuto alla mamma, salendo nel soppalco dove Claudia e il fratello, forse, avevano già perso conoscenza. O forse, ed è questa la speranza dei famigliari, i tre stavano semplicemente dormendo insieme, spaventati dai fulmini. E magari il fumo li ha colti nel sonno, senza dar loro il tempo di soffrire.

E’ comunque questo il disgraziato quadro che si è presentato ai soccorritori, la mattina di Ferragosto, nella casetta di via dei Tigli. Ora, il pm disporrà l’autopsia sulle tre esili salme ma anche una perizia tecnica sul divanetto e sull’apparecchio elettrico, forse il caricabatterie di un cellulare, dal quale potrebbe essere divampato il rogo: difficile, a occhio nudo, ricostruire la dinamica. Tutto si è liquefatto dal calore e la fuliggine ha oscurato i muri.

E’ comunque certo, per gli inquirenti, che sia stato un assurdo incidente domestico a uccidere per asfissia, la madre 45enne e i due figli ancora bambini. I tre sono stati trovati morti nella loro casa estiva di Marina Romea nel primo pomeriggio di Ferragosto. Soffocati, probabilmente, dal fumo sprigionatosi dall’incendio del divanetto sul quale era forse appoggiato l’apparecchio elettrico che ha preso fuoco. Il perché sarà un perito a doverlo capire. Fatto sta che in breve tempo il fumo ha divorato l’area dell’abitazione: Claudia aveva chiuso le imposte e le finestre, stava arrivando un temporale e il vento era forte. In poco, lì dentro il clima è diventato infernale, tanto che anche i condizionatori, lasciati accesi, sono stati trovati liquefatti. Ora, le autopsie sui tre corpi verranno effettuate già inizio settimana e consentiranno di individuare esattamente, oltre che le cause, anche l’ora del decesso; e i carabinieri, coordinati dal pm di turno Daniele Barberini, torneranno in via dei Tigli accompagnati da esperti dei materiali e dell’evoluzione dei roghi domestici, per capire quale sia stato il cammino del fuoco che, comunque, si è spento da solo, forse quando anche l’aria era finita. (patrizia cupo)

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