Colpisce la figlia con un'accetta dopo una lite

Rimini

RAVENNA. Da tempo i rapporti tra loro erano tesi. Mesi di discussioni, screzi, attriti, deflagrati ieri mattina quando i due, padre e figlia, si sono incrociati nel garage. Un diverbio, l’ennesimo, scaturito per futili motivi e sfociato nel sangue quando l’uomo, 75 anni, ha preso un’accetta colpendo alla testa la figlia di 44 anni. Soccorsa dal 118, la donna è stata portata d’urgenza al “Santa Maria delle Croci” e sottoposta ad un intervento chirurgico. Anche l’anziano è stato portato nello stesso ospedale; piantonato dai carabinieri, è in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio.

La madre non si è accorta di nulla. Il dramma familiare si è consumato nella mattinata di ieri in via Caduti dei Lager, poco dopo le 9. A dare l’allarme sono stati i vicini che hanno udito le grida allertando i soccorsi; in quel momento nell’abitazione era presente anche la madre della 44enne che però si trovava dall’altra parte della casa e non si era resa conto di nulla.

Entrambi alle prese con un forte disagio. Stando a quanto ricostruito finora dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile intervenuti sul posto, padre e figlia si sarebbero incrociati nel garage.

Qualche parola, ma soprattutto il pregresso tra loro e il forte disagio personale di entrambi (sia l’uomo che la donna, infatti, sono seguiti dai servizi sociali), le scintille che hanno innescato la violenta reazione del 75enne che ad un certo punto avrebbe impugnato l’accetta, utilizzandola come arma impropria contro la figlia.

La corsa in ambulanza al pronto soccorso. Soccorsa dal personale del 118, la 44enne - cosciente all’arrivo dei medici - è stata portata d’urgenza all’ospedale e ricoverata nel reparto di medicina d’urgenza. Le sue condizioni sono gravi (ha infatti riportato la frattura della scatola cranica e altre lesioni alle braccia, verosimilmente nel tentativo di difendersi) ma secondo i medici, che in considerazione del suo quadro clinico si sono riservati la prognosi, non sarebbe in pericolo di vita. Anche il 75enne, apparso in uno stato emotivo confuso, è stato accompagnato all’ospedale. Piantonato dai carabinieri nel reparto di psichiatria, all’uomo è stata contestata l’accusa di tentato omicidio. Del fatto è stato informato anche il magistrato di turno, il sostituto procuratore Stefano Stargiotti.

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