Applicato il primo braccialetto elettronico a un giovane detenuto

Rimini

RAVENNA. Ieri pomeriggio, la Questura di Ravenna, con la collaborazione del Commissariato di Faenza, ha attivato in provincia il primo braccialetto elettronico per il controllo dei detenuti agli arresti domiciliari. Lo strumento di controllo è stato applicato a un 22enne che era detenuto per questioni di droga.

L’attivazione effettuata a Ravenna dalla Polizia di Stato ha visto l’applicazione del dispositivo di monitoraggio a distanza con l’ausilio delle più recenti tecnologie elettroniche utilizzate per il controllo da postazione remota, ovvero dalla centrale operativa.

Il sistema è costituito dal cd ”braccialetto elettronico”, normalmente applicato alla caviglia del detenuto, e di una centralina elettronica installata presso l’abitazione ove si deve scontare il periodo agli arresti.

La centralina, dialogando con il dispositivo di controllo a distanza, comunica alle centrali operative delle Forze dell’ordine gli eventuali allontanamenti dall’abitazione di cui il detenuto si dovesse rendere responsabile. In tal caso intervengono le pattuglie impiegate nel controllo del territorio.

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