Scontro tra furgoni, muore 27enne

Rimini

FAENZA. Incidente mortale, ieri poco dopo le 12.30, in via Ravegnana. A restare ucciso sul colpo un ragazzo 27enne, Luca Cecchini, di Longiano, dipendente della Isogas di Mercato Saraceno.

La collisione fatale è avvenuta tra due furgoni all’altezza dell’intersezione con via Accarisi, la strada che dalla Provinciale conduce alla frazione di Pieve Cesato. Secondo una prima ricostruzione, i veicoli viaggiavano nella stessa direzione, verso Russi, quando il Mercedes furgonato condotto da Cecchini ha probabilmente tentato il sorpasso del Fiat Iveco cassonato, che lo precedeva, alla cui guida era il faentino M.A. di 54 anni, rimasto ferito in maniera lieve.

Altra ipotesi è che possa essersi trattato di un tamponamento con conseguente perdita di controllo dei mezzi. Per chiarire meglio le dinamiche sono comunque in corso accertamenti da parte degli agenti della polizia municipale di Faenza intervenuta sul posto con tre pattuglie.

L’urto è stato violentissimo. Entrambi i veicoli sono usciti di strada. Il Mercedes si è capottato in un campo a sinistra, rispetto il senso di marcia: ha urtato prima un segnale stradale e quindi un grosso pilastro di mattoni che ha divelto il parabrezza e invaso l’abitacolo, senza lasciare scampo alla giovane vittima. Il Fiat Iveco è invece finito nel fossato alla destra.

I soccorsi sono scattati immediati. Sul posto si è portata l’elimedica, il cui personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 27enne. Per estrarre il corpo, rimasto incastrato nell’abitacolo, devastato dai mattoni del pilastro, hanno dovuto lavorare a lungo i vigili del fuoco. Gli stessi hanno anche accertato che non vi fossero ulteriori pericoli derivati dal carico del furgone della Isogas, azienda per la commercializzazione di gas tecnici, gas referigeranti, materiali e attrezzature per saldatura e taglio. Il servizio svolto da Cecchini consisteva infatti nel rifornire e ricaricare i fusti delle bevande alla spina.

Ancora una volta la via Ravegnana ha richiesto un altissimo tributo di sangue. Il ragazzo era fidanzato da due anni, aveva una passione sfrenata per il motocross che praticava con successo e a cui dedicava gran parte del suo tempo libero. «Nessuno mi può giudicare... solo Dio»: è la frase che lo caratterizzava impressa sul suo profilo facebook, un profilo pieno di foto e video con la moto e ritratti di momenti felici trascorsi con gli amici.

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