Appello del sindaco al Ministero
«Occorrono soprattutto interventi strutturali che difficilmente possono essere a carico degli enti locali - scrive Spadoni - considerati i magri bilanci ma tali interventi devono prevedere la partecipazione diretta da parte della regione e dello stato con un possibile coinvolgimento dell’Europa. Come tutte le emergenze, infatti, anche questa va trattata con progetti e interventi bisognevoli di risorse adeguate, a cominciare dall’utilizzo della royalties introitate dalla nostra Regione per il prelevamento di gas metano nell’off-shore ravennate e che più correttamente dovrebbero essere riversate sul territorio. Occorrono interventi e opere in grado di risolvere annose questioni che interessano i nostri lidi. Di qui l’impegno a sostenere compattamente le necessità del territorio presso i livelli centrali e regionali». Un allarme raccolto ieri anche da Matteucci: «Il Comune ha programmato negli anni gli interventi necessari per la protezione della spiaggia e della pineta di Lido di Dante. Ma i tempi eterni degli iter burocratici che ci legano le mani per i prossimi interventi sono diventati incompatibili con la salvezza di quella zona di inestimabile valore. Quell’area già martoriata dall’incendio criminale del 20 luglio 2012 è insidiata dal mare. Il Comune da solo non ce la può fare - spiega Matteucci - per questo chiedo alla Regione e al Ministero per l’ambiente procedure in deroga per realizzare interventi vitali in tempi rapidissimi. Chiedo a tutti, a partire dal Corpo Forestale dello Stato, di concentrare nella difesa dal mare che avanza tutti i soldi disponibili, sospendono ogni altro intervento di spesa. In queste ore ho avviato i contatti necessari per assumere queste decisioni urgenti».