Proprietario di lupi cecoslovacchi di Faenza condannato per maltrattamenti

Faenza

FAENZA. Il Tribunale di Ravenna ha condannato con sentenza definitiva un faentino di 24 anni per maltrattamento di animali. Il reato è ascritto al codice penale, ma essendo il ragazzo incensurato e non essendosi opposto se l’è cavata con una multa di 3mila euro. I due cani (lupi cecoslovacchi) sono stati sequestrati e affidati all’Enpa, divenuta proprietaria.

Il ritrovamento

L’episodio risale al giugno del 2018 quando, in seguito a segnalazione, i due esemplari erano stati trovati dal Nucleo benessere animale della polizia locale (coadiuvato da veterinari dell’Ausl) in condizioni spaventose, magrissimi e detenuti in uno spazio non idoneo. Dopo le verifiche gli agenti avevano denunciato il proprietario alla procura e sequestrato i due animali. La vicenda si è conclusa nei giorni scorsi con la condanna irrevocabile e la confisca dei cani. La normativa riguardante i delitti contro il sentimento per gli animali è stata oggetto, in epoca recente, di diversi interventi della polizia locale dell’Unione faentina che al riguardo ha costituito un apposito nucleo composto di tre agenti.

L’Enpa

«Il reato in questione – riferisce in proposito Maria Teresa Ravaioli, presidente dell’Enpa – ha registrato un notevole incremento, anche perché adesso vi è meno indifferenza, più sensibilità e controlli: tante segnalazioni arrivano a noi, altre alle forze dell’ordine che compiono puntuali sopralluoghi. Nel canile abbiamo diversi esemplari provenienti da sequestri: ci sono anche i due pitt bull tolti al ragazzo che viveva in una tenda sull’argine del Lamone, qualche tempo fa».

Curati ed educati

Nel caso specifico dei due lupi cecoslovacchi. «avevano il microchip ma non il libretto sanitario, quindi abbiamo provveduto ad eseguire la profilassi dei vaccini e a rimetterli in salute».

Si tratta di un maschio e una femmina di età compresa tra i 3 e i 5 anni: Lady e Rex sono i loro nomi provvisori.

«Il nostro addestratore – continua Ravaioli – li ha educati e adesso sono pronti per essere adottati. Sono in attesa di un “capobranco” che sappia mantenere l’educazione impartita in modo fermo. Sono cani equilibrati, ma occorre saperli gestire con autorità e pazienza, bisogna conoscere la razza e le esigenze».

L’Enpa sta valutando richieste di adozione già pervenute e aspetta al canile eventuali persone con i requisiti giusti.

«Purtroppo – conclude la presidente – ci sono anche casi di cani difficili: abbiamo in affidamento esemplari di proprietà di carcerati, oppure di persone non più in grado di accudire. Tanti cani ci arrivano dopo separazioni di coppie, altri in seguito a disgrazie, cucciolate indesiderate. Sono in calo invece gli abbandoni».

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