Conte in Sicilia per sbloccare i cantieri della Cmc di Ravenna

Ravenna

RAVENNA. Sblocco del cantiere di Cmc sulla Ss 640 Agrigento-Caltanissetta: secondo il primo ministro Giuseppe Conte e il suo delegato alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, è cosa fatta. C’è anzi una data di fine lavori: giugno 2020.

Il presidente del consiglio e il ministro delle Infrastrutture erano infatti ieri mattina nel cantiere nisseno per la cerimonia di riapertura dei lavori nel tunnel che porterà ad Agrigento, rimasti bloccati da ormai cinque mesi.

«L’obiettivo è completare la statale 640 Agrigento-Caltanissetta nel giugno 2020», ha detto il presidente del consiglio.

Giuseppe Conte e Danilo Toninelli si sono intrattenuti a lungo all’interno della galleria realizzata dalla Cmc con la tecnologia di scavo Tbm, la talpa utilizzata anche nel tunnel ispettivo della Tav e che nel difficile contesto geologico siciliano ha portato al record di 36 metri approfonditi in una sola giornata.

Cantiere sbloccato

«Il primo obiettivo era sbloccare il cantiere che era fermo da settembre dell’anno scorso – ha aggiunto Toninelli –. Ce l’abbiamo fatta e stiamo facendo lavorare le imprese del territorio con l’Anas, che si farà carico delle spese sostituendosi alla società in crisi. Ovviamente vogliamo che siano pagate anche quelle pregresse».

«Siamo consapevoli che ci sono problemi giuridici molto complessi – ha continuato il titolare del dicastero delle Infrastrutture – ma il governo farà di tutto per dare il suo contributo insieme alle istituzioni locali. Vogliamo che anche la Regione faccia la sua parte. Ci ritroveremo presto a Roma per un tavolo già costituito e che deve entrare nel cuore della soluzione del problema».

A seguire il premier ha anche incontrato il comitato creditori della Cmc in Sicilia che a seguire ha rilasciato una nota: «Il premier Conte ci convocherà verso la metà della prossima settimana a Roma, assieme alla Regione e all’Anas. Ha confermato che per i lavori futuri Anas ci pagherà direttamente».

Secondo il comitato che raggruppa le 100 imprese tra affidatarie, subappaltatrici e fornitrici per la grande opera nel Mezzogiorno, «sui crediti pregressi per circa 50 milioni di euro che vantiamo nei confronti della Cmc in concordato, è ferma intenzione del presidente del consiglio trovare una soluzione assieme a tutti gli attori di questa vicenda. Il tutto per arrivare all’obiettivo fissato da Conte, cioè completare le due opere in tempi celeri».

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