«Aggredito in strada a Ravenna dopo l’incidente. Ora ho paura»

RAVENNA. La follia di alcuni automobilisti sembra proprio non voler trovare fine. A farne le spese, questa volta, è stato un ravennate che il 26 febbraio si stava recando al lavoro. «Erano le 12.40 – racconta – e mi trovavo lungo via Canale Molinetto. A un certo punto ho iniziato a spostarmi verso sinistra, per immettermi nella corsia di svolta, quando ho visto una macchina che arrivava dietro di me a tutta velocità facendomi gli abbaglianti. Io non vado molto veloce in macchina, lo ammetto, ma dovendo svoltare dopo pochissimo sono rimasto sulla sinistra. Il conducente dell’altra auto allora mi ha sorpassato a destra per poi tagliarmi la strada. Peccato che con quella manovra abbia colpito il mio parafanghi».

Quello che è accaduto da questo momento in poi – stando al racconto del malcapitato – sarebbe veramente incredibile. «Ci siamo fermati per via dello scontro – spiega – ma ho visto subito che l’altra persona era molto agitata. Dopo essere sceso dall’auto è corso verso di me, che ero ancora dentro l’abitacolo, e ha iniziato a prendere a calci la mia auto. Ero incredulo e anche spaventato, ma a quel punto risoluto nel chiedergli i danni».

Trovandosi in quel momento in mezzo alla carreggiata di via Canale Molinetto, strada notoriamente trafficata, i due si sarebbe spostati nella vicina via Bellucci. «Pensavo che a quel punto si fosse calmato e che avremmo fatto la constatazione amichevole – prosegue nel racconto della vicenda l’uomo – e invece quell’automobilista 58enne è venuto ancora una volta verso di me, iniziando a tirarmi degli schiaffi e urlare con un pazzo».

Il video

A mettere fine a quell’aggressione sarebbe stata una donna che passava in quel momento in via Canale Molinetto. «Si è fermata in mezzo alla strada e a iniziato a gridare a quell’uomo di smetterla, che stava filmando tutto con il cellulare e che stava chiamando i carabinieri». Frasi che avrebbero indotto l’aggressore a fermare la sua furia, facendolo andare via.

«A quel punto ci siamo rimessi in macchina e siamo ripartiti, ma al semaforo poco distante sempre quell’uomo mi ha tamponato». È così che avrebbe avuto inizio la seconda fase dall’aggressione sia verbale che fisica. «Il conducente è sceso di nuovo urlando e picchiando i suoi pugni contro il mio finestrino cercando di aprire la portiera. Questa volta però avevo chiamato la polizia, che è arrivata sul posto».

Dopo essere stati identificati, il malcapitato ora è alla ricerca di quella donna che avrebbe fatto il filmato dell’aggressione, per chiederle di testimoniare quanto ha visto. «Se non era per lei forse quell’uomo non avrebbe smesso di picchiarmi. A me del tamponamento non interessa nulla, ma mi interessa dell’aggressione, anche perché adesso ho paura, visto che anche davanti alla polizia mi ha minacciato dicendomi: “Ti vengo a cercare e ti spacco la faccia”».

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