Medri subito al lavoro a Cervia per costruire la coalizione

Rimini

CERVIA. Dopo la vittoria al fotofinish su Gianni Grandu, Massimo Medri è il candidato sindaco del Pd. Ora si tratta di costruire la futura coalizione, mettendo in campo un carisma che, a quanto pare, non è venuto meno da quando lui era sindaco. In sole due settimane Medri ha infatti preparato questo successo, intessendo nuovi e vecchi rapporti, ma mettendosi innanzitutto al servizio della gente. Il confronto con l’assessore Grandu è stato pacato, quasi a colpi di fioretto, però i contenuti di entrambi hanno disegnato l’idea di una nuova città. Quarantanove voti dividono i due contendenti, ma balza agli occhi la grande partecipazione, con oltre 3.000 persone (3.198 comprese le schede bianche e nulle) che si sono recate negli otto seggi del cervese, pagando 2 euro. Medri ha perso a Cervia (429 a 375 per Grandu) Pisignano - Cannuzzo (352 a 97, ma è il “feudo” di Grandu) e Savio (112 a 76, altro luogo di consenso per l’assessore), prevalendo nettamente però a Milano Marittima, Pinarella - Tagliata, Montaletto - Villa Inferno, Castiglione e Malva.

Massimo Medri, come si muoverà adesso?

«Manterrò i contatti e i rapporti costruiti in queste settimane per riempire il programma, in modo che sia molto condiviso. Sarà un lavoro faticoso, ma occorre coinvolgere le persone nello sviluppo futuro della città, premiandole anche per la loro grande partecipazione alle Primarie».

Se diventasse sindaco, quale sarebbe la prima cosa da fare?

Dare volto concreto alla Cervia del futuro, con progetti e piani che facciano intravvedere - ad esempio - la rinascita di Milano Marittima, il recupero delle colonie, la istituzione di una assistenza domiciliare per le persone in difficoltà. Pezzo per pezzo, dobbiamo costruire il futuro.

Che alleanze intende fare?

«Guardo alle forme di civismo e alla ricchezza delle proposte, con uno schieramento più ampio possibile, e senza pregiudiziali verso nessuno. Mi rivolgerò alle liste civiche e ai partiti, compresi i repubblicani, se manifesteranno un loro interessamento al nuovo centro sinistra.

Se l’aspettava la sconfitta a Cervia centro?

Cervia centro è un punto eterogeneo, e comunque non pensavo di prevalere da nessuna parte, quindi l’avevo messo in conto. Poi occorrerebbe analizzare il voto, ma ora pensiamo la futuro».

Come sono i rapporti con Grandu?

«Ci siamo sentiti, deve essere insieme ad altri una risorsa per il partito e per la città».

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