"Entrò nella banca dati senza permesso", carabiniere di Ravenna a processo

RAVENNA. Sono da poco passate le 9 del mattino, quando dalla stazione dei carabinieri di un paese del Ravennate vengono vengono fatti tre accessi sospetti alla banca dati del “Servizio informativo interforze”. Nessuno ha chiesto l’autorizzazione per effettuare quelle ricerche, ma queste vengono comunque eseguite. Dall’indagine che ne consegue, emerge che quegli strani accessi sono legati all’identificativo di un appuntato in forze proprio alla stazione di quel paese. È dunque con l’accusa di aver rivelato informazioni coperte da segreto d’ufficio che per un carabiniere 49enne, oggi trasferito in Sud Italia, ieri mattina è iniziato il processo davanti al tribunale collegiale presieduto dal giudice Antonella Guidomei. Secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero Stefano Stargiotti, l’appuntato l’8 marzo del 2013 avrebbe eseguito nel giro di pochissimi minuti tre accessi a quella banca dati costituita presso il Ministero dell’interno e fatto ricerche sui nomi di due stranieri, per poi rivelare a uno di loro alcune notizie su attività investigative eseguite nei suoi confronti. Il carabiniere è lo stesso indagato dall’anno scorso perché avrebbe consumato rapporti sessuali in caserma con una donna, che avrebbe fatto entrare ingannando il piantone e segnandosi addirittura lo straordinario.

I dettagli nel Corriere Romagna in edicola.

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