Marina Bay: a Marina di Ravenna torna il degrado. Ma questa estate sarà una disco

Ravenna

RAVENNA. Che ne è stato del Marina Bay degli anni d’oro? La domanda se la sono posta in tanti, negli ultimi giorni, quando le giornate di sole hanno incoraggiato le passeggiate in spiaggia. Muretti esterni abbattuti, passerelle in legno con le assi divelte, cabine aperte e una fontana esterna abbattuta. Così si è presentato l’esterno dello stabilimento balneare di Marina di Ravenna. Un’immagine che ha riportato alla memoria anni neppure troppo lontani, in cui il bagno, tolto alla precedente proprietà per una serie di deficit a livello tributario, era finito in stato di abbandono, prima di essere messo all’asta. Dal 2017 il Marina Bay ha riaperto con la nuova gestione, che ora si affretta a stemperare le accuse di degrado, spiegandolo con i lavori in corso.

Danni da maltempo

Raccogliendo la preoccupazione di alcuni residenti, Luca Rosetti, membro del consiglio territoriale Del Mare, ha documentato le «situazioni diffuse di degrado» presenti non solo nell’area dello stabilimento, ma anche nel tratto di spiaggia confinante con il vicino bagno Mokambo.

«A fine stagione ogni proprietario o gestore di stabilimento balneare effettua il rimessaggio di attrezzatura e protegge le strutture esterne, al fine di preservare al meglio il proprio capitale e mantenere un certo decoro, come anche previsto dalle normative vigenti e dall'ordinanza alti degrado», sentenzia Rosetti, che prosegue, «durante il periodo invernale, specie dopo gli eventi meteorici più importanti, si controlla la presenza di eventuali danni dovuti al maltempo o da malintenzionati, nel caso si interviene, anche presso le sedi dovute, e si cerca di dare una ripulita ove necessario». Per questo il consigliere territoriale chiede «agli enti preposti, in particolare modo all'Agenzia del Demanio, proprietaria dell'immobile e della concessione demaniale, di effettuare celere verifica al fine di riportare la situazione alla normalità quanto prima».

I gestori: «Tutto sotto controllo»

Si affretta a smorzare le accuse di incuria Alessandro Gioia, rappresentante dell’Oceano srl, società a cui il vincitore del bando, Alessandro Zangaglia (già titolare del Bbk) ha affidato la gestione dello stabilimento: «Abbiamo iniziato a lavorare in vista della riapertura da una decina di giorni», spiega giustificando l’apparente stato di abbandono. Tutto dovuto a maltempo e gelo: la fontana buttata a terra, «è in riparazione», le assi divelte, «tolte per riparare una tubatura rotta dal ghiaccio», i muretti abbattuti «li abbiamo buttati giù noi per sicurezza, perché seriamente danneggiati dal vento». Lavori sono ora sotto gli occhi di tutti, «perché si vedano le potenzialità del posto».

Riapre le discoteca

Potenzialità non ancora sfruttate al 100 per 100. Da quando nel 2013 il Marina Bay era rimasto chiuso, non era più stata ripristinata nelle successive stagioni turistiche l’attività notturna, nelle vesti di discoteca. «Il Comune non aveva concesso la licenza per il pubblico spettacolo perché non avevamo fatto in tempo ad ultimare alcuni lavori strutturali - prosegue Gioia -, ora potremo rifare richiesta per la stagione e dare il via anche alla programmazione notturna, che partirà con un contratto di non concorrenza con il Bbk». Tradotto, discoteca riaperta, ma non il sabato sera, «probabilmente riproporremo la serata storica del mercoledì, dalle 23 alle 5 del mattino». Un passaggio fondamentale, quello della riapertura della programmazione notturna: «Un bagno così grande ha costi elevati», conclude il gestore. Come dire, senza discoteca le prospettive di guadagno si insabbiano, tra lettini e ombrelloni. FED.S.

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