Faenza, succube della moglie per sette anni, la donna a processo per maltrattamenti

Faenza

FAENZA. All’ennesima litigata, vedendo che il marito stava registrando gli insulti e le minacce subiti, gli ha sequestrato il telefono. E quando lui ha tentato di rimpossessarsene, gli ha afferrato le parti intime e gli ha torto le dita di una mano, prendendolo a calci e graffi. Infine, non appena l’uomo è tornato dal pronto soccorso, lo ha accolto con un coltello da cucina e puntandoglielo all’addome lo ha cacciato di casa. È questo l’apice di una serie di violenze fisiche e psicologiche che hanno portato a processo una 41enne di Santarcangelo. Le accuse a suo carico raccolgono sette anni di vessazioni nei confronti del marito e perpetrate di fronte ai figli minorenni, che si sono concluse solo il 4 luglio scorso quando la polizia di Stato le ha notificato l’ordinanza di allontanamento dalla casa coniugale e il divieto di avvicinamento, affidando i bambini al padre.

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