Tenta la rapina per farsi arrestare: «Meglio il carcere che vivere in auto»

RUSSI. Non voleva il bottino e scappare, ma voleva farsi prendere e andare in carcere. Perché lì avrebbe trovato un tetto e un pasto. Una storia di disperazione più che di criminalità quella che si cela dietro al colpo messo a segno mercoledì scorso nella filiale della Bcc di Godo. L’autore, un 47enne italiano residente nel ravennate, avrebbe infatti agito sostanzialmente nella speranza di trovare un posto dove dormire dopo un lungo periodo passato nella propria auto come giaciglio di fortuna.

Un “desiderio” esaudito ieri mattina, dopo la convalida dell’arresto, quando l’uomo, difeso dall’avvocato Francesco Furnari, è stato portato in carcere in custodia cautelare

Non mangio da giorni

Prima di arrivare a un gesto tanto estremo pur di mangiare e stare al caldo, il ravennate stando al suo racconto le avrebbe provate davvero tutte. Senza denaro e con una gamba semi bloccata per via di una stecca di ferro al suo interno, il 47enne aveva provato anche a rivolgersi ad alcuni enti comunali. Senza lavoro e costretto a vivere in macchina per ripararsi almeno dal freddo, aveva chiesto un aiuto in quanto, a suo dire, riusciva a trovare da mangiare solo a giorni alterni grazie all’aiuto di estranei.

Purtroppo, però, l’uomo diventato poi rapinatore non sarebbe stato in grado di trovare alcuna risposata positiva e così, forse in preda alla disperazione che lo ha reso poco lucidio, avrebbe deciso di compiere una rapina, anche se in un modo apparso decisamente maldestro.

L’uomo mercoledì alle 14.45 era infatti entrato con berretta e sciarpa, ma con il volto comunque riconoscibile, quasi a voler essere sicuro di essere identificato. Poi, brandendo un cutter, in pochi secondi si era fatto consegnare del denaro dalla cassiera, per poi fuggire a bordo della sua utilitaria.

Troppi indizi per seminare le forze dell’ordine che lo hanno in poco tempo identificato e rintracciato.

Poche ore dopo, quando venerdì i carabinieri hanno bussato alla sua porta, il 47enne italiano non ha opposto alcuna resistenza, perché una volta in carcere, finalmente, avrebbe potuto mangiare tutti i giorni e rimanere al caldo.

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