Padre morto a Cervia, le urla sentite dai vicini: "Se lo hai ucciso non ti parlo più"
I lampeggianti dei mezzi di soccorso e delle auto d’ordinanza dei carabinieri, in un notevole dispiegamento di forze lungo la stretta via Bova, è stato confuso dai più con i riflessi degli addobbi natalizi negli alberi ancora accesi.
Qualcuno però ha sentito. E sperando ancora in un lieto fine parla di "incidente domestico". Ma quelle urla di disperazione sfociate all'esterno, quando il dramma si era appena consumato dentro l'appartamento in fondo al condominio che si affaccia sulla strada, hanno lasciato spazio a interrogativi che solo nel tardo pomeriggio di venerdì hanno trovato risposta.
"Tornate in casa, tornate in casa", si è sentito ripetere dalla porta di casa della famiglia Rocchi, forse all'indirizzo dei figli dell'uomo. Nell'abitazione è intervenuto anche qualcuno dei parenti che abitano nei civici adiacenti. Loro sono stati fra i primi a prestare soccorso.
Attorno, quando ancora i dubbi su cosa fosse accaduto passavano di casa in casa, l'urlo straziante di una voce di ragazza ha fatto gelare il sangue: «Se l'hai ucciso - ha gridato verso uno dei presenti con il fiato spezzato dalla disperazione - non ti parlo più». FED.S.