Su whatsapp le feste dello sballo. A Ravenna nel mirino una chat di 500 ragazzi

Ravenna

RAVENNA. A una prima occhiata, sembrano feste normali, ritrovi di ragazzini di 12-13 anni che vogliono divertirsi coi loro coetanei. Come spesso avviene, l'apparenza nasconde, talvolta, un mondo sotterraneo più complesso di quanto si immagini. Si sviluppano appendici dove di normale e innocente, anche a quell’età, c’è ben poco. A lanciare l'allarme è l'associazione Cuore e Territorio, che negli ultimi tempi ha iniziato a studiare il fenomeno aggregativo da vicino. Dalle loro rilevazioni, emerge che a Ravenna da almeno sei mesi vengono organizzate feste il cui accesso è legato al pagamento di un biglietto di ingresso e che pertanto fa venire meno la selezione, non precludendo l’ingresso a chi fuma tra l’altro anche marijuana. Molto spesso la supervisione degli adulti è del tutto assente. A collegare questa rete di eventi del divertimento ci sono numerose “chat satellite” su Whatsapp, le quali fanno capo a una “chat madre” da ben 400-500 ragazzi e ragazze delle scuole medie.

Una presentazione e sei dentro

Per accedervi è semplice, basta farsi presentare da un giovane già presente che sollecita gli amministratori, anche loro minorenni. Non sono criminali né perseguono fini di lucro, anzi, il loro interesse è rendere interessante e divertente proprio quella fase adolescenziale in cui non si è né piccoli né adulti, ma chiaramente non si è in grado di gestire l’ingestibile. Gli ultimi tragici avvenimenti lo hanno dimostrato; non basta essere adulti per avere il controllo totale degli eventi in caso di problemi.

I luoghi “innocenti”

Le feste si tengono circa ogni due o tre settimane in luoghi alla portata del portafogli degli organizzatori: oratori e sale per feste di compleanno, luoghi che di per sé tranquillizzano i genitori, così come l’associare la festa al controllo di enti prestigiosi. All'interno di questi eventi, tuttavia, i giovani non trovano però solo musica e bibite, ma potrebbero incontrare, senza una vigilanza genitoriale, il loro primo contatto con le droghe leggere.

È l’occasione per il primo spinello, vero e proprio “simbolo” del proibito in un'età in cui la ribellione è più di una semplice curiosità. Il rischio è che la presenza di marijuana possa finire con l'attrarre ragazzi più grandi o addirittura adulti, che senza alcuna supervisione sono liberi di aggirarsi indisturbati.

Le “toccatine”

Questo porta al secondo pericolo, ovvero quello delle molestie. Un pericolo non percepibile da ragazzini in fase preadolescenziale. Proprio in questi giorni, in una festa tenuta d’occhio, sono stati segnalati gruppi di minorenni che si appartavano per fumare. In quella circostanza - si riferisce - alcuni ragazzi sono stati sentiti vantarsi al telefono di aver fumato spinelli all’esterno dell’edificio, invitando gli interlocutori a raggiungerli perché era facile fare “toccatine” e strusciarsi. Le forze dell’ordine intervenute hanno fatto i loro accertamenti mentre gli organizzatori, vista la situazione, hanno preferito far terminare la festa in anticipo, anche per allontanare il gruppo di “disturbatori”.

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