Due ravennati scampati all'attentato a Strasburgo: "Sparano ma sono al sicuro"

Ravenna

RAVENNA. "Sono a Strasburgo, credo in mezzo a un attentato. Sparano. Ma sono al sicuro". E' la drammatica testimonianza di Roberto Pasini, grafico 38enne che da tempo vive in Francia e che a 23 anni si è trasferito a Ravenna dove è stato presidente del Ravenna Linux User Group e ancora oggi attivo partecipante all'Agenza digitale di Ravenna. Pasini si trovava a cento metri dalla zona di fuoco, nascosto insieme a un altro ravennate, Alessandro Zoli, all’interno di un kebab in una delle vie principali della città.

Il web designer è stato uno dei primi a twittare le immagini dell'attentato che ha sconvolto i mercatini di Natale della città francese, passando dal luogo della sparatoria pochi secondi prima che venisse aperto il fuoco da parte di un 29enne di origini marocchine ancora ricercato che ha lasciato a terra morti e feriti. 

Pasini e Zoli, quest'ultimo titolare dello stabilimento balneare "Salsedine" di Lido di Savio, erano arrivati a Strasburgo per aiutare un altro ravennate, il fotografo Matteo Pezzi, a traslocare.

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