Treni soppressi e orari cambiati, nel Ravennate l'ira di studenti e pendolari

Ravenna

RAVENNA. Studenti e pendolari in rivolta nelle stazioni più piccole dove la nuova organizzazione dei treni, che partirà dal 9 novembre, di fatto sopprimerà delle corse creando notevoli disagi. In questi giorni sono usciti i nuovi orari dei treni, stabiliti da Trenitalia in accordo con la Regione, in seguito alla riorganizzazione della linea ferroviaria che corre tra Rimini, Ravenna e Bologna. Riorganizzazione che, se da un lato porterà grossi benefici soprattutto a chi parte da Ravenna con destinazione Bologna (e viceversa) con treni più veloci e più frequenti, dall’altro penalizzerà alcune piccole stazioni che proprio per consentire la “velocizzazione” verranno saltate.

Proteste a Godo

Le piccole stazioni in provincia di Ravenna che verranno penalizzate sono soprattutto Classe, Godo e Barbiano, qui le fermate dei treni diretti a Bologna o a Rimini saranno drasticamente ridotte. Cosa che ha fatto infuriare le famiglie degli studenti e i pendolari che sono scesi sul piede di guerra a causa dei disagi che dovranno affrontare. In particolare le famiglie degli studenti residenti a Godo si sono organizzate anche attraverso una chat per dar voce alla loro protesta che punta ad arrivare direttamente in Regione.

«Ho due figli che ogni giorno utilizzano il treno per andare a scuola a Lugo – afferma una delle mamme ideatrice della chat – abitiamo a Godo e dalla prossima settimana non ci sarà più il treno delle 7.01, ma saranno costretti a prenderne un altro che parte prima, alle 6.38 e dovranno poi aspettare quasi un’ ora a Lugo prima di andare a scuola. Lo stesso problema anche per gli studenti che vanno a scuola a Ravenna. Inoltre sono stati anticipati gli orari dei treni che di solito prendevano all’uscita da scuola e così non faranno in tempo a salire e dovranno aspettare parecchio tempo per prendere quello successo, arrivando a casa molto più tardi. In pratica sono stati soppressi molti treni e cambiati gli orari di quelli che ci sono. Ho pagato l’abbonamento al treno ai miei figli (300 euro a testa) per avere un servizio che dalla prossima settimana non avrò più. E questo vale per tutti coloro che la mattina prendono il treno da Godo per andare a scuola o a lavorare a Lugo o a Ravenna. È un’ingiustizia che non possiamo accettare, per questo ci siamo rivolti anche al sindaco di Russi perché intervenga chiedendo che vengano lasciati gli orari attuali». Sulla stessa linea un’altra mamma che sottolinea: «Gli orari scolastici vengono decisi anche in funzione degli orari dei treni per permettere agli studenti di prendere i mezzi, ora a tradimento hanno deciso di anticipare gli orari di 12 minuti, in modo tale che i ragazzi debbano aspettare un’ora intera a Lugo per poter tornare a casa mettendo in crisi famiglie e studenti».

Intervento del sindaco di Russi

Il sindaco di Russi Sergio Retini ha accolto l’appello delle famiglie e si è mosso subito: «Ci stiamo attivando per avere un incontro il prima possibile con la Regione, per capire se i cambiamenti sono compatibili con le esigenze del nostro territorio, poi ci muoveremo di conseguenza. Non eravamo stati avvisati delle variazioni e credo che prima di prendere decisioni di questo tipo si debbano valutare tutte le esigenze dei vari territori».

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