Trovato morto in pineta a Ravenna, avviata perizia balistica

Rimini

RAVENNA. Nessun segno apparente di violenza in quello che per gli inquirenti resta al momento un verosimile suicidio. Ma un particolare, quello relativo all’avvio di una perizia balistica da parte dei Ris, ha messo in allarme i familiari del 48enne di Adria, in provincia di Rovigo, trovato senza vita lo scorso 18 ottobre nella pineta tra Casalborsetti e Marina Romea.

Col corpo in avanzato stato di decomposizione per la prolungata permanenza all’aperto (l’uomo era sparito nel nulla da alcune settimane), all’identità i carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Daniele Barberini erano giunti grazie alla comparazione con il dna dei genitori.

Il particolare degli accertamenti disposti lascia ovviamente poco spazio all’immaginazione riportando nello scenario un’arma da fuoco, dettaglio che finora non era mai emerso, e che ha spinto i parenti del 48enne a rivolgersi a un legale per capire i passi da compiere e quali risvolti possano prendere le indagini.

Il timore dei familiari è che la morte possa essere maturata in contesti diversi, legati all’attività imprenditoriale che l’uomo gestiva all’estero, anche se al momento, nonostante il massimo riserbo sulla vicenda da parte degli inquirenti, lo scenario ipotizzato non trova riscontri.

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