Ravenna, minacciano di bruciargli casa e sparano contro la figlia, tre in manette

Ravenna

RAVENNA. Già in Romania aveva subito minacce gravi al punto da dover fuggire dopo le intimidazioni di dargli fuoco alla casa e i colpi di arma da fuoco esplosi all'indirizzo della figlia. Così l'uomo, un 48enne, un paio di anni fa aveva lasciato in fretta e furia il Paese trasferendosi nel Ravennate. Ma nell'ottobre scorso gli estorsori sono tornati alla carica alzando ulteriormente il tiro tanto che l'uomo si era rivolto ai carabinieri denunciando quanto stava accadendo. Denuncia che ha dato il via a un'indagine coordinata dalla Procura che ha portato l'autorità giudiziaria a emettere nei giorni scorsi una misura cautelare in carcere a carico di tre connazionali della vittima, di 64, 43 e 26 anni, attualmente rinchiusi nel carcere di Vicenza.

L'accusa nei loro confronti è di concorso in tentata estorsione aggravata. Tutto, a quanto sembra, per una casa acquistata nel 2016 quando l'uomo e la famiglia vivevano in Romania. Dopo l'investimento il 48enne aveva iniziato a subire pressioni dai malviventi per il pagamento di 20mila euro, soldi pretesi per la presunta mancata richiesta a loro del permesso di comprare immobili in quella zona. Rivendicazioni che avevano accompagnato con la minaccia di dare fuoco alla casa e di uccidergli la figlia. E in un'escalation di intimidazioni, dopo che l'uomo si era rivolto alle forze dell'ordine, un giorno di fronte all'abitazione venne davvero esploso un colpo di arma da fuoco all'indirizzo della figlia, rimasta illesa.

Un avvertimento che aveva spinto l'uomo a fare le valigie e a trasferirsi in Italia. Ma i malviventi non si sono arresi e a ottobre sono tornati alla carica, contattando nuovamente il connazionale a cui hanno inviato filmati video della casa in Romania formulando nuove minacce e avanzando una richiesta di denaro, innalzata a 50mila euro. Anche in questo caso la vittima si è rivolta ai carabinieri, sporgendo denuncia al Comando provinciale dell'Arma di Ravenna. Ma il finale è stato diverso. Infatti i militari, insieme ai colleghi di Bassano Del Grappa, sono risaliti ai presunti estorsori, tutti residenti in Veneto, arrestandoli.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui