Ravenna, rubano l’urna cineraria della moglie. E il cane viene trovato morto

Ravenna

RAVENNA. Prima gli sarebbero entrati in casa, portandogli via oggetti di valore e persino l’urna cineraria della moglie, e poi gli avrebbero ucciso il cane. È il resoconto di un furto avvenuto sabato sera in un’abitazione di via Canala, nella zona di Piangipane. Il proprietario dell’abitazione, un anziano ravennate, quando si è accorto che dei “predoni” erano entrati portandogli via addirittura il ricordo della propria amata ha subito chiamato i carabinieri, per sporgere denuncia.

Ma l’esito più nefasto di questo strano furto si è avuto qualche ora più tardi, quando il suo cane, un bracco di nome Noce, sarebbe stato trovato morto in mezzo a una strada. Cosa sia esattamente accaduto ancora non è chiaro. I malviventi potrebbero aver portato via il cane, oppure questo sarebbe fuggito per inseguire i ladri e difendere la propria casa. Fatto sta che di Noce da sabato non c’è più notizia. Domenica, poi, il macabro ritrovamento proprio di un bracco senza vita. Al momento l’animale è ancora in corso di identificazione, per capire se si tratti proprio dell’animale sparito dall’abitazione del furto o di un altro cane.

Furti in serie

Il fatto però rimane, i topi d’appartamento in città e nel forese non sembrano proprio voler arrestare le proprie razzie. Sono quasi quotidiane, oramai, le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine tramite le “chat” nate in questi anni a difesa del territorio, o attraverso la voce delle vittime che decidono di sporgere denuncia.

La settimana appena trascorsa, in quanto a furti in casa, è stata forse una delle più caotiche che si sono viste negli ultimi mesi. Solo in città sono stati contati almeno sei furti nelle zone più disparate. In particolare i ladri avrebbero colpito in via Sinitra, in via Landoni, in via Murri, in via Loreta, in via Basento e in via Pirolini a Porto Fuori. Per non parlare poi dell’hinterland ravennate, dove ormai segnalazioni e denunce di questo tipo sono all’ordine del giorno.

La richiesta di telecamere

I residenti da tempo chiedono maggiori controlli e persino l’installazione di telecamere di sicurezza, in modo almeno da poter arrivare ai malviventi che si celano dietro questi continui colpi. Il furto in casa è infatti uno dei reati che maggiormente colpisce anche la psicologia delle vittime, che non si sentono più sicure nemmeno tra le mura della propria abitazione. Le vittime raccontano sempre di una paura costante che i ladri possano tornare da un momento all’altro. Timori e ansia che in più di un’occasione arrivano a togliere il sonno alle persone. A Faenza la lista “Insieme per cambiare” si sta facendo portavoce delle richieste dei cittadini, che vogliono appunto l’installazione degli “occhi elettronici” nelle strade e nelle rotonde «per disincentivare la microcriminalità, ma anche per individuare i colpevoli». 

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui