Coffari dice basta, il sindaco di Cervia non si ricandida

Cervia

CERVIA. Il sindaco Luca Coffari getta la spugna, non si candiderà alle elezioni comunali del 2019. Stando alle voci, infatti, avrebbe ufficializzato questa posizione durante il direttivo del Pd, che si è svolto nella serata di ieri. Pare che la decisione fosse maturata già da tempo, ma il primo cittadino avrebbe aspettato la fine della stagione turistica per comunicarla al suo partito. Questa ipotesi, ad ogni modo, non è stata mai smentita dal diretto interessato, nonostante il Corriere Romagna ne avesse dato notizia a giugno. Tanto che è già spuntato il nome dell’attuale assessore Gianni Grandu come suo successore, ovviamente se dovesse ancora vincere la coalizione di centro sinistra. Coffari aveva ottenuto alle comunali del 2014 il 51,28 percento dei consensi, con 8.303 voti, venendo sostenuto – oltre che dal Pd – da Sinistra ecologia libertà, Centro democratico e Cervia domani. Una maggioranza risicata, dunque, conquistata grazie ai voti determinati degli alleati. Sel si è poi defilata dalla maggioranza, mentre il consigliere di Cervia domani Gianni Bosi – la lista civica che detiene il vice sindaco in Giunta – è passato alla opposizione. Coffari è comunque riuscito ad attuare gran parte del suo programma di legislatura, realizzando opere attese da anni; come il sottopasso di Pinarella con relative rotatorie, la rotonda delle saline, il restyling del Borgo marina, il nuovo lungomare di Milano Marittima e l’ammodernamento di viale Matteotti. Ha inoltre restituito alla città un luogo storico come l’ex Cral delle saline, ora riconvertito a punto enogastronomico con il nome di “Officine del sale”, riuscendo perfino a sbloccare la situazione del magazzino “Darsena”, chiuso e cadente da anni. Fra l’altro è in cantiere una rete di piste ciclabili, mentre un progetto specifico riguarda il nuovo lungomare di Cervia, e quello di Mima proseguirà fino al Porto canale. Molti si domandano perché Coffari voglia abbandonare proprio adesso, quando con altri 5 anni avrebbe potuto terminare tutti i lavori intrapresi o già ideati. Nel frattempo, però, la Lega è cresciuta considerevolmente e potrebbe diventare il primo partito nelle elezioni del prossimo anno. Ma il passo indietro del sindaco potrebbe derivare anche da una certa “stanchezza”, di fronte agli ostacoli che ha incontrato fino a questo momento, per affermare la propria progettualità. Oggi, ad ogni modo, Coffari dovrebbe chiarire tutti gli aspetti legati al suo futuro.

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