Irretiva le vittime poi le ricattava, "femme fatale" denunciata dalla Finanza di Ravenna

Ravenna

RAVENNA. Irretiva le proprie vittime e poi le ricattava. In questo modo la 36enne denunciata dalla Guardia di finanza di Ravenna nell'ambito dell'indagine "Femme fatale" avrebbe messo le mani su quasi 200mila euro. Gli accertamenti hanno avuto inizio nel 2016, a seguito di una querela presentata da un cittadino ferrarese nei confronti della donna, conosciuta su un sito on line di incontri, per il reato di truffa. In sintesi l’uomo ha denunciato di aver dovuto sborsare decine di migliaia di
euro per aiutare la donna che, riferendogli circostanze poi risultate non vere, quali la necessità di curare fantomatiche patologie tumorali e di interrompere una gravidanza in realtà inesistente, lo aveva indotto a consegnarle oltre 160 mila euro attraverso bonifici bancari, versamenti in contanti e addirittura mediante la sottoscrizione di finanziamenti a beneficio della stessa.
Muovendo da questo caso, le Fiamme Gialle hanno sviluppato una serie di indagini che hanno consentito non solo di verificare la veridicità di quanto denunciato dall’uomo, ma anche di portare alla luce altri casi analoghi. In particolare è emerso che la donna aveva nel tempo circuito anche un altro uomo del ravennate che, cedendo alle lusinghe della 36enne, ne era divenuto vittima. La donna infatti, dietro la minaccia di rivelare alla moglie dell’uomo la relazione sentimentale che avevano nel frattempo avviato, lo vessava con quotidiane richieste di denaro contante, per poi giungere ad estorcergli la somma di 25.000 mila euro, importo che il malcapitato si era procurato sottoscrivendo un prestito, con il quale la donna ha acquistato una nuova autovettura.
Al termine delle indagini, svolte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Ravenna, nella persona del sostituto procuratore Angela Scorza, le Fiamme Gialle hanno denunciato la donna per i reati di truffa e di estorsione.

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