Terme di Cervia e di Brisighella, all'asta quote per 4,6 milioni

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RAVENNA. Una grossa ‘fetta’ delle Terme di Cervia e di Brisighella va all’asta. Per la precisione è una quota della holding proprietaria delle terme a finire al miglior offerente, in seguito al fallimento della società che vantava il 38,41 per cento.
La base d’asta - secondo la perizia redatta per il concordato dell’azienda fallita - è di 4,842 milioni di euro, e offre la seconda partecipazione per importanza nel capitale del gruppo che detiene le due strutture.
Il fallimento
Il primo esperimento di vendita partirà il prossimo 11 ottobre, data ultima per la consegna delle offerte presso la sede di Industrial discount, il portale della casa d’aste online It Auction di Faenza, incaricata dal curatore fallimentare per la ricerca di un nuovo investitore. Già dal giorno successivo si dovrebbe conoscere l’esito.
La quota della holding era di proprietà di un’azienda con sede a Cesena, la Lombardi e Briganti srl Costruzioni Edili, dichiarata fallita dal tribunale di Forlì il 7 luglio del 2016. Dopo l’Immobiliare Padova srl, proprietaria del 59,53 per cento delle terme, la società cesenate era il secondo più grande socio della srl Terme di Cervia e di Brisighella, con sede in viale Carlo Forlanini a Cervia-Milano Marittima.
Terme, parchi e hotel
Un patrimonio vasto quello posseduto dalla holding; tra terme, parchi e immobili, vanta beni e proprietà sparse tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena. Tra queste figurano il pieno controllo della società Terme di Brisighella srl, che oltre al complesso termale possiede tre alberghi (di cui due attualmente in attività), un bar ristorante e una piscina. Il secondo ramo aziendale posseduto dal gruppo è rappresentato dalla Terme di Cervia srl, proprietaria del noto impianto termale situato nel comune rivierasco e titolare di servizi come cure, prestazioni sanitarie convenzionate con Ausl o organizzatrice di escursioni nella vicina area naturalistica.
E’ proprio questo secondo gruppo a vantare a sua volta partecipazioni in altre realtà romagnole: come il 9 per cento del Parco delle Saline di Cervia, che gestisce l’intera area che ha donato alla località l’epiteto di “Città del sale”; oppure il 30 per cento della Parco Levante srl, proprietaria del terreno a Cesenatico destinato a essere valorizzato con percorsi termali. Possiede poi il 9,7 per cento del consorzio Coter, attivo nella tutela del settore ‘wellness’ in Emilia Romagna, e infine il 33 per cento della società immobiliare Tece.
Le offerte gestite online
I contendenti dovranno giocarsela online. L’asta prevede la vendita in busta chiusa. Significa che le offerte dovranno essere consegnate nella sede della casa d’aste It Auction (in via Galileo Galilei 6 a Faenza), che aprirà le buste a mezzogiorno dell’11 ottobre. In caso di un’unica offerta, l’asta sarà automaticamente aggiudicata.
In caso di più partecipanti, la gara proseguirà al rialzo (con un rilancio minimo di 10mila euro) e partirà dalle 15 del giorno successivo sul portale online dell’azienda faentina, utilizzando come prezzo base l’offerta più alta. Si concluderà due ore dopo - questa è la speranza - con il nome del vincitore.

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