Fucili incustoditi nella casa accanto a una scuola a Ravenna

Ravenna

RAVENNA. Un piccolo arsenale custodito in un comune armadietto a vetri nemmeno chiuso a chiave. È al termine di un sopralluogo in un’abitazione del forese per controllare la corretta detenzione delle armi legittimamente possedute da privati (così come disposto dal questore) che la polizia amministrativa della questura ha denunciato un 62enne e un 28enne, padre e figlio per omessa custodia e mancata denuncia del cambio di domicilio di parte delle armi. Alcune di queste, infatti, erano state spostate a casa dell’ex moglie, a Forlì, in un’abitazione che tra l’altro condivide il cortile con una scuola superiore.

Fucili e munizioni sequestrati

Giunti nell’abitazione della donna i poliziotti hanno constatato che il mobile in cui erano custodite le armi non era blindato e nemmeno ancorato al muro, con l’anta di vetro, quindi facilmente accessibile e privo di chiusura. All’interno c’erano un fucile automatico calibro 20, un fucile monocanna calibro 24, due canne per fucile calibro 20 e 12, un fucile semiautomatico calibro 12, armi regolarmente denunciate di proprietà dei due uomini. Non solo, dai dati in possesso degli agenti mancavano all’appello un fucile sovrapposto calibro 20, una carabina ad aria compressa calibro 4,5 e un fucile semiautomatico.

Le armi accanto a scuola

Il 62enne, interpellato dagli agenti in merito a tale mancanza, avrebbe riferito che le armi si trovavano a casa dell’ex moglie. Così la polizia ha raggiunto la residenza della donna, a Forlì, un'abitazione adiacente all’istituto tecnico per geometri con il quale condivide il cortile, separato da una cancellata alta appena un metro. Nella cantina della dimora, all’interno di un armadio guardaroba senza serratura, i poliziotti hanno rinvenuto i fucili mancanti e qualche decina di munizioni. Oltre a scattare la denuncia per entrambi i proprietari, tutte le armi rinvenute e le munizioni sono state sequestrate, così come le rispettive licenze.

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