Evade e tenta rapina in tabaccheria a Massa Lombarda, disarmato e smascherato dal titolare
La colluttazione
Erano circa le 5.40 quando il titolare ha visto entrare dalla porta d’ingresso dell’attività lo straniero, mentre stava mettendo in ordine i giornali in vista dell’apertura. «Aveva un cappellino in testa e una maglia avvolta attorno al viso, in mano brandiva un piede di porco - racconta -. Mi ha detto “apri cassa”, da lì ho capito che era straniero. Ho fatto finta di non capire e mentre lui ripeteva innervosito di consegnargli il denaro in cassa gli ho afferrato l’arnese di ferro». Nella colluttazione l’edicolante, residente a Massa Lombarda da 11 anni e da quattro titolare dell’attività in corso Vittorio Veneto, si è fatto male al braccio. Lesioni di poco conto, «giusto qualche livido, non sono nemmeno andato al pronto soccorso», puntualizza. Prima che il malvivente scappasse a mani vuote, lo ha smascherato togliendogli cappellino e facendo cadere il tessuto che si era avvolto in faccia per travisare il volto. «Ho provato a rincorrerlo, ma lui andava molto più veloce di me - racconta quasi ridendoci su -, d’altronde si è poi scoperto che era più giovane di me». I carabinieri sono arrivati dopo pochi istanti.
La caccia all’uomo
Sulla base della descrizione fornita dalla vittima i militari hanno avuto i primi sospetti, confermati non appena Santarpia ha identificato un volto tra le foto segnaletiche mostrate dai carabinieri. A colpo sicuro sono andati nell’appartamento del 26enne, nel frattempo rincasato. Lo hanno trovato e arrestato con l’accusa di evasione, per non avere rispettato la misura restrittiva degli arresti domiciliari, e tentata rapina aggravata. Il giovane è finito in carcere a Ravenna, in attesa del processo per direttissima.