Savarna allagata dopo un temporale. Ancisi: «Il comune eviti altri disagi»

Ravenna

RAVENNA. “Com’è triste Savarna dopo un temporale”. Cita Aznavour Alvaro Ancisi per portare all’attenzione la situazione che si è creata a Savarna dopo il temporale di sabato. Un vero e proprio allagamento. Immediato, anche se l’acqua caduta è stata tanta, ma non certo un evento eccezionale. Il caso, con tanto di dossier fotografico, gli viene segnalato dai consiglieri territoriali di Lista per Ravenna della zona nord, Nicola Carnicella, abitante a Savarna, e Andrea Fabbri, del consiglio di Mezzano. «È bastata un’ora di pioggia - scrive Ancisi – perché mezzo paese si trasformasse in una piccola Venezia della Bassa Romagna. Ieri pomeriggio, via dei Martiri, la strada perpendicolare a via Savarna tramite cui le vie del paese sono connesse al centro, nonché le vie del Progresso, del Risorgimento e della Libertà che se ne diramano, si sono immediatamente trasformate in canali non appena sottoposte all’acquazzone; e la piazza centrale, dove si trova la chiesa, è diventata una laguna. Il peggio è avvenuto in via del Risorgimento, in prossimità della centralina TIM, dove, essendosi più volte scavato per manutenzioni, i successivi rinterri hanno creato un evidente dislivello col piano stradale».

Alcuni residenti hanno anche utilizzato una pompa per abbassare il livello dell’acqua e altri si sono dati da fare di persona per togliere la sporcizia accumulatasi nel lungo tempo sulle caditoie di via dei Martiri. Servizio che - ricorda Ancisi - spetterebbe a chi è sotto contratto col Comune. «Spetta all’amministrazione comunale stabilire le cause e le responsabilità e definire i necessari interventi riparatori di un fenomeno assolutamente ingiustificabile laddove un territorio urbano fosse correttamente assestato e mantenuto». Lista per Ravenna chiama poi in causa il “Piano di indirizzo per il contenimento del carico inquinante delle acque meteoriche”, approvato dalla Provincia di Ravenna nel 2014, e in particolare il capitolo sulle “Misure per la mitigazione dell’impatto delle acque meteoriche”, «alla luce del quale - scrive il capogruppo - è possibile verificare cosa si sarebbe dovuto e cosa si dovrebbe fare in tale situazione». Da qui la richiesta al sindaco «di una relazione tecnica, di cui possa darsi comunicazione alla cittadinanza».

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