Un migrante della Diciotti accolto nel Ravennate

Ravenna

RAVENNA. Anche il territorio ravennate ha accolto uno dei profughi della nave Diciotti. Si tratta di un ragazzo eritreo ospitato in una delle strutture della Giovanni XXIII di Durazzano.

Il giovane è arrivato nel ravennate nei giorni scorsi grazie alla mobilitazione della Cei a bordo di un pulmino della Papa Giovanni XXIII di Forlì che era partito alla volta di Rocca di Papa, nel Lazio, per recuperare otto rifugiati scesi dalla nave Diciotti dopo giorni di stallo in mare e poi nei porti della Sicilia.

La comunità Papa Giovanni XXIII aveva già messo a disposizione nei giorni scorsi le proprie strutture romagnole per accogliere una quindicina di profughi eritrei sbarcati a Messina dopo l’estenuante braccio di ferro tra la locale Procura e il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Alla fine solo in cinque hanno scelto di partire alla volta della Romagna, si tratta di uomini etiopi di religione cristiana copta che parlano solo la loro lingua. Il più anziano del gruppo ha 50 anni, gli altri sono poco più che ragazzi. I migranti sono stati smistati in strutture per il recupero di tossicodipendenti, tra cui appunto quella di Durazzano.

«Una soluzione non certo ottimale, ma imposta dalla richiesta del ministero dell’Interno che non ha voluto che fossero ospitati nei Cas, dove pure avevamo posti liberi – aveva spiegato Jonatha Ricci della Papa Giovanni nei giorni scorsi al Corriere –. In quel caso sarebbero stati infatti a carico della Prefettura e dunque dello Stato, così invece sono a carico della Cei». Gli altri migranti hanno trovato alloggio a Rimini, Savignano e Longiano.

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