Fn “intitola” una strada a Ettore Muti: si riaccende la polemica sul raduno

Ravenna

RAVENNA

Nonostante lo spostamento dei resti di Ettore Muti dal cimitero di Ravenna ad altro luogo per volontà della famiglia per sottrarre la memoria del proprio caro alle strumentalizzazioni torna implacabile anche quest’anno la polemica politica. L’uccisione del gerarca in circostanze mai chiarite alimenta da sempre lo scontro interno e tra fazioni opposte. Forza Nuova rivendica il diritto di commemorare domenica 26 agosto con l’associazione Arditi d’Italia la morte dello “Stradivari del volo”.

La dimostrazione

Con una nota nel tardo pomeriggio di ieri dà conto anche di un’azione dimostrativa compiuta la notte precedente con l’affissione di un cartello toponomastico che riporta la dedica del tratto di via di Roma davanti al Mar ad Ettore Muti. Di contro la Consulta antifascista provinciale ritiene non ci sia alcuna ragione di autorizzare un «raduno fascista. Non è una visita ad un defunto perché le spoglie del gerarca Ettore Muti non sono più a Ravenna da un anno. Si tratta di una manifestazione di fascisti vecchi e nuovi, apologetica di quell’ideologia che distrusse la democrazia, portò gli Italiani alla rovina bellica e poi alla tessitura di trame eversive, golpiste e terroriste che insanguinarono l’Italia fino a pochi decenni fa». La Consulta richiama poi la legge sull’apologia di fascismo: «chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista è punito con la reclusione fino a due anni». Larga parte della cittadinanza ravennate non vuole esibizione del genere, sostiene la Consulta, ricordando tre petizioni, sette manifestazioni, numerose interrogazioni parlamentari e prese di posizione di partiti e associazioni negli ultimi 15 mesi. Insomma una provocazione che gli antifascisti chiedono di superare invitando la cittadinanza a partecipare alla manifestazione per l’eccidio dei Martiri del ponte degli Allocchi prevista domani pomeriggio.

La prospettiva

Ma per Forza Nuova la prospettiva è ben diversa: «La storia non si cancella, e come di consueto saremo a fianco dei reduci per ricordare il comandante Ettore Muti, noncuranti di qualsivoglia goffo tentativo di divieto da parte di amministrazione comunale o dell’opposizione di ridicole sigle antifasciste - annuncia la responsabile provinciale Desideria Raggi - non esistono morti di serie A e di serie B, esistono persone che hanno sacrificato la propria vita per la patria, deceduti mentre assolvevano il loro compito o, come in questo caso, uccisi perché rei di esser stati amanti e difensori della propria terra». c.b.

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