Preso a sassate a Savio durante il taglio dei pini, la vicenda prende le vie legali

Cervia

CERVIA. Non si placano le polemiche a Savio, dopo l’abbattimento di 50 pini per fare posto alla nuova tensostruttura della Pro loco, e il caso finisce in tribunale. Luca Ricci, rappresentante di Forza Italia, ha infatti querelato la persona con la quale era nato un diverbio durante il filmato del cantiere. «Si tratta di un terreno incolto – premette Ricci –, situato fra il campo da calcio e la statale Adriatica dove i cittadini avevano iniziato a curare l’unico angolo verde della zona. Chi piantava, chi innaffiava, da una ventina d’anni va avanti questa azione volontaria, dove poi è nata la pinetina con pini alti 20 metri. Era una cosa simpatica, vi si rifugiavano gli anziani per sfuggire al caldo e anche le badanti con i loro assistiti. Ora però distruggono tutto per promuovere delle pseudo feste popolari – continua – con iniziative di ristorazione e spettacolo, facendo così cassa. Doveva essere una attività senza scopo di lucro, ma hanno raccolto i soldi per costruire la tensostruttura. Buona parte dei cittadini non è d’accordo e oltretutto dal disegno risulta come la cucina sia più grande del resto. Su segnalazione di un cittadino – viene poi al punto l’esponente di FI –, sono andato sul posto filmando l’abbattimento dei pini, ma una persona del cantiere mi ha preso a sassate, tentando poi di colpirmi con un bastone. Allora ho sporto querela nei suoi confronti, per minaccia aggravata e violenza privata. Sono difeso dagli avvocati di Forza Italia Alberto Ancarani e Giuliano Lelli Mami». «L’aggressione a Ricci è immotivata – rincara la dose lo stesso avvocato Ancarani –, tanto più che non è vietato filmare lo scempio di pini, anche se voleva dimostrare il suo disaccordo. Ripeto, non trova giustificazione il fatto di prenderlo a sassate e minacciarlo. Mi auguro che il soggetto in questione non rappresenti nessun ente istituzionale, tanto meno il Pd. Se così fosse, dovrebbero essere loro i primi a prenderne le distanze. E’ un fatto inquietante che la lotta politica si svolga in questo modo, ma andremo fino in fondo, in attesa che le forze dell’ordine facciano le loro indagini». 

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